"C'è la massima attenzione" da parte dell'intelligence, "mirata ad evitare l'arrivo di terroristi e al radicamento di cellule", ha affermato il ministro Alfano, alla Commissione Schengen, che rispondendo sul rischio dei foreign fighters collegato al flusso di migranti, ha spiegato che è stato "potenziato il controllo sui valichi di frontiera più esposti per evitare che vi transitino i combattenti diretti alle aree di conflitto o di ritorno. Potenziato anche il Sis II", il sistema informazioni Schengen.
"La disputa di due valori, quello della sicurezza e quello della privacy è conflitto tipico di questo tempo. In passato c'è stata una tutela accentuata per il valore della privacy. In questo momento noi, come ministri dell'Interno e come presidenza italiana, abbiamo fatto un forte appello al parlamento europeo per valutare molto bene il tema della sicurezza". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano in audizione al Comitato Schengen. "L'Italia ritiene che il pnr (passenger name record) sia uno strumento di notevole efficacia e per questo il suo utilizzo a fine investigativi è stato inserito nel programma del semestre", ha aggiunto Alfano, spiegando che l'"obiettivo è una più stretta collaborazione giudiziaria e di polizia per il controllo degli spostamenti sul territorio in tutta l'Unione Europea". Alfano ha anche affermato che è allo studio una direttiva per stabilire una "procedura per obbligare i vettori dei propri passeggeri a comunicare i dati pnr dei propri passeggeri per i reati per cui esiste mandato di arresto europeo e di terrorismo".
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