Stop alla convenzione Regione-Ismett
L'allarme dell'università di Pittsburgh:
si trovi l'intesa per i pazienti
PALERMO. Non sarà rinnovata la vecchia convenzione tra Regione e Ismett, l'istituto mediterraneo Trapianti di Palermo. La giunta Crocetta ha deciso che l'Ismett non riceverà più un contributo speciale, ma come tutte le altre strutture sanitarie siciliane, riceverà il rimborso delle prestazioni effettuate secondo un tetto stabilito. La vecchia convenzione scadrà il 31 dicembre. Quattordici associazioni di trapiantati hanno espresso preoccupazione per il futuro dei malati. Ma l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, afferma: "Sul fronte dell'assistenza non cambierà nulla. I pazienti saranno seguiti sempre con i massimi livelli di competenza". La Borsellino spiega che l'Ismett è stato riconosciuto dal ministero come istituto di rilievo nazionale su richiesta della Regione. E continuerà ad avvalersi della collaborazione con l'Università di Pittsburg. I DATI. La notizia sullo stop alla convenzione Regione-Ismett arriva mentre si registra un'iimpennata di trapianti dopo il richiamo della Regione ai nuovi manager per spronare il personale ospedaliero a sensibilizzare i familiari dei potenziali donatori di organi. Le donazioni sono raddoppiate in quattro mesi da luglio a ottobre: nel primo semestre erano state venti. Adesso si è arrivati a 40. E anche i trapianti sono passati da 98 a 174. Salvatore Camiolo, coordinatore regionali delle attività delle Associazioni per il trapianto afferma: “Dopo l'appello delle associazioni fatto sul Giornale di Sicilia la Regione ha sollecitato i nuovi direttori generali e qualche impennata di donazioni c'è stata sia in agosto e in settembre. Ma pensiamo che i manager ancora devono mettere mano al problema investendo nelle Rianimazioni”. Se nel 2010 erano state effettuate 43 donazioni, negli anni successivi c'era stata una impennata: 55 nel 2011, 65 nel 2012 e 70 nel 2013. Mentre da gennaio a fine giugno 2014 si erano registrati appena 20 donazioni.