Giovedì 19 Dicembre 2024

Formazione, Crocetta: subito
10 milioni per la cassa integrazione

PALERMO. «Abbiamo già pronti 10 milioni per finanziare la cassa integrazione ai dipendenti degli enti di formazione professionale»: Rosario Crocetta prova a spazzare i dubbi sugli ammortizzatori sociali in deroga. Potrebbero averne bisogno subito almeno 800 lavoratori e - se non andrà in porto il progetto del Ciapi di Priolo - l’emergenza potrebbe estendersi ad altre duemila persone. L’emergenza è scattata dopo che il ministero del Lavoro ha negato alla Regione la possibilità di estendere la cassa integrazione agli esuberi dei corsi di formazione perchè lavoravano in enti senza fini di lucro. Gli ammortizzatori sociali - scrive il minsitero nel parere - vanno invece garantiti ai lavoratori di imprese. L’unica concessione dello Stato alla Regione è la possibilità di stornare per la formazione il 5% degli stanziamenti nazionali (ancora non quantificati) che riceverà per gli ammortizzatori sociali. A tutto il resto la Regione dovrà far fronte con soldi propri. Il piano della Scilabra Immediatamente è scoppiato il panico negli enti di formazione, dove si stima un fabbisogno di 23 milioni per la cassa integrazione. E in una decina di casi si è subito optato per i contratti di solidarietà, in modo da evitare esuberi senza paracadute. Ma l’ormai ex assessore alla Formazione Nelli Scilabra rivela che prima dell’azzeramento della giunta era stata condotta una trattativa con il ministero del Lavoro che ha permesso di individuare almeno due tipi diversi di finanziamento per la cassa integrazione ai formatori in esubero. «Sapevamo che il ministero avrebbe limitato i fondi - spiega la Scilabra - e per questo motivo al punto 6 del Piano Giovani abbiamo destinato le prime risorse per fronteggiare l’emergenza». In effetti al punto 6 figura uno stanziamento di 5 milioni che - si legge nella delibera già approvata - dovrebbe essere sufficienti a tutelare circa 800 formatori in esubero. E Crocetta si dice sicuro «che possiamo attingere anche ad altre fonti di finanziamento. Abbiamo pronti almeno 10 milioni in attesa del 5% statale».   ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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