PALERMO. "Un grande progetto per utilizzare al meglio i lavoratori forestali con l'obiettivo di salvaguardare il territorio per anni devastato e sottoposto a un notevole rischio ambientale e intanto un grande operazione verità: scopriremo che non è vero che in Sicilia il settore costa di più che in altre Regioni, anzi in Lombardia le cose non funzionano cosi perfettamente come vogliono fare credere". Lo dice il governatore Rosario Crocetta che stamani ha incontrato una delegazione di forestali durante la sua visita a Godrano (Pa).
"I forestali possono diventare una grande risorsa per la Sicilia - afferma Crocetta - abbiamo già cominciato a mettere ordine riducendo la spesa corrente da 400 a 200 milioni di euro con progetti produttivi per investimenti per ulteriori 90 milioni, alcuni già partiti, per la salvaguardia di tutta la Sicilia esaltandone le bellezze e dando occupazione concreta ai lavoratori".
Crocetta aggiunge: "Già abbiamo aperto un tavolo di confronto con i sindacati ma non possiamo accettare chi in una visione anti-solidaristica pensa a licenziamenti di massa dei forestali". Per il governatore le accuse sulla Regione spendacciona per foraggiare l'esercito dei forestali (circa 25 mila) "sono prive di fondamento. E' scorretto accostare i dati della Sicilia con le altre Regioni, perché non c'è omogeneità e non si può fare un rapporto tra la Sicilia e le regioni del Nord o addirittura con l'estero. Non si può confrontare il dato dei ranger (1.200 in Sicilia) con i braccianti agricoli".
Crocetta ha istituito un gruppo di lavoro interno alla Presidenza "che sta esaminando i dati di tutte le Regioni inclusa la Lombardia, magari scopriremo che non è proprio perfetto il sistema lombardo, governato da comuni, enti parco, comunità montane e persino un ente regionale creato dalla Lega Nord che da solo spende 30 milioni: magari scopriremo che alcune Regioni danno numero falsi e non utilizzano i lavoratori come dovrebbero".
Il governo ha anche avviato un confronto con il ministero del Lavoro "per studiare meccanismi di esodi volontari con l'obiettivo di ridurre il bacino nel giro di tre anni". "Non accettiamo lezioni da nessuno - tuona Crocetta - Se il sistema in Sicilia è quello che è non è colpa del mio governo e neppure dei lavoratori ma di chi ha creato un organizzazione scellerata. Noi abbiamo deciso di mettere ordine nel settore".
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