
PALERMO. Era stato licenziato per assenteismo e insubordinazione ma ora il giudice del lavoro di Palermo gli ha garantito il reintegro e gli stipendi arretrati. Si chiude così, almeno in questa fase, il caso di Silvio Nicolaci, dirigente di terza fascia dell'assessorato alla Funzione pubblica che la Regione aveva licenziato per giusta causa.
Secondo l'assessorato aveva più volte rifiutato un trasferimento e poi si era assentato senza giustificazione dal lavoro. Il caso aveva fatto scalpore perché la Regione aveva optato per il licenziamento ritenendo anche che con il dirigente si fosse rotto il rapporto di fiducia. Ma lui aveva sempre negato ogni addebito e ha fatto ricorso.
La sentenza è arrivata ora e dà ragione, almeno in primo grado, al dirigente. Scatta il reintegro e il rimborso delle mensilità arretrate.
Il caso non è del tutto isolato perchè nei giorni scorsi la Regione ha licenziato un altro dipendente per assenteismo, lavorava all'ispettorato costale di Ragusa.
12 Commenti
Lino
27/10/2014 11:39
O ha sbagliato chi lo ha licenziato (e costui va punito) oppure ha sbagliato lui (e va licenziato assieme al giudice che l'ha reintegrato)!
Toti Corrao
27/10/2014 13:26
Viva l'art. 18! .....con tutto il fardello di incongruenze e scandalose protezioni per chi non vuole onorare il proprio posto di lavoro, che si porta dietro. Il sistema incentiva la ricerca del posto di lavoro...per non lavorare!!
luca
27/10/2014 19:35
Cosa c'entra l'articolo 18 con i dirigenti?
enzo1
27/10/2014 16:25
mi chiedo quanti dipendenti nel pubblico o nel privato abbino fatto ricorso a ferie di necessità richieste per telefono e non attraverso la domandina scritta e vistata dal dirigente. e questo è motivo per licenziare una persona?
maurizio
27/10/2014 19:15
Questo tipo di notizia da ragione a quei dipendenti pubblici che si assentano dal posto di lavoro o non fanno il proprio dovere. Si sentono protetti da uno stato che non può fargli niente.
vincenzo
27/10/2014 19:27
Ma si assentava o no?
Gianfranco
27/10/2014 20:41
In tutto questo anche se sono dirigente hanno un santo alla regione vedi se era un povero dipendete come finiva màaaaa
FRANCO
28/10/2014 05:41
ma come si puo' andare avanti se gli imboscati alla regione c'hanno le poltrone imbullonate al sedere?
melina siracusa
28/10/2014 10:19
Queste cose possono succedere solo in Sicilia. Vergogna
Gianni
28/10/2014 11:38
Ora capisco perché il rating della Sicila è così basso! Chi vuole investire in una ragione dove si ragiona così?
Enrico
28/10/2014 15:10
Non è possibile che succedano queste cose!! Non c'entra la Regione, in questo caso? E' mil Tribunale che gli ha dato ragione. Questo è uno che ha anche "amici in Tribunale!!!
nuce49
28/10/2014 18:26
QUESTO SI' CHE E' ART.18. E' VIVA L'ITALIA?
Vincenzo42Torino
28/10/2014 18:55
Ha ragione la Regione,DEVE essere licenziato e DEVE risarcire i danni provocati.Come è possibile tenere un dirigente che è di cattivo esempio per gli altri dipendenti?Forse il giudice non ha compreso bene i fatti.Facciano appello e certamente avranno ragione.Cordiali saluti