PALERMO. Ci sono tutte le indicazioni da seguire per scongiurare un eventuale contagio. Le istruzioni per non ripetere gli errori fatali commessi da infermieri e medici in altri Paesi europei e americani dove si sono registrati i primi casi di Ebola.
Ma anche i centri di riferimento a cui rivolgersi, le esercitazioni da effettuare e i test da effettuare per riconoscere il virus. Ecco il piano enti-ebola della Regione: 32 pagine inviate a tutte le Asp e gli ospedali siciliani come spiegato a Ditelo a Rgs. E' allegato al decreto firmato dall'assessore alla Salute, Lucia Borsellino.
Viene spiegato al personale sanitario come utilizzare tute, mascherine e guanti speciali, quali sono i reparti dotati di speciali attrezzature e di stanze anti-contaminazione dove isolare i casi sospetti.
In trasmissione anche Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello “Spallanzani” di Roma, l'istituto nazionale di Malattie infettive: “Sono solo fesserie le ipotesi che il virus possa arrivare in Sicilia attraverso gli sbarchi” ha detto con tono perentorio. “Ci vogliono troppi giorni – ha spiegato Ippolito – perchè il paziente contagiato possa arrivare via mare dai Paesi africani colpiti”. Quanto al piano della Sicilia, Ippolito ha sottolienato che “è fondamentale la prevenzione e il piano è uno strumento indispensabile per preparare gli operatori sanitari a trattare i casi sospetti”.
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