Venerdì 22 Novembre 2024

Manovra, l'Ue chiede chiarimenti all'Italia
Polemica tra Barroso e Renzi

BRUXELLES. È giunta a Roma la lettera sulla legge di stabilità della Commissione europea. «Il Governo italiano risponderà alla richiesta di chiarimento entro domani». Lo rende noto il Ministero dell'Economia. L'.U.E. scrive: "La strategia di bilancio dell'Italia, che pure s'inserisce nel contesto delle riforme strutturali, rinvia il raggiungimento degli obiettivi di bilancio di medio termine al 2017, violando così le regole del Patto di stabilità, in particolare quelle sul debito. La Commissione, già in contatto con l'Italia con cui intende proseguire il dialogo, chiede le ragioni di questa decisione entro domani". Questo in sintesi il contenuto della lettera a inviata ieri dal commissario Ue agli affari economici Jyrki Katainen - che nella lettera si firma però con il nuovo incarico di Vice-Presidente della Commissione - al ministro dell'economia Gian Carlo Padoan relativa alla Legge di stabilità.  IL TESTO. «Caro Ministro, rispetto al programma di stabilità del 2014, il Dbp dell'Italia rinvia il raggiungimento degli obiettivi di medio termine (Mto) al 2017 e rallenta la riduzione del rapporto debito/pil negli anni a venire. Come risultato, la bozza del piano di bilancio prevede di violare i requisiti richiesti all'Italia nel braccio preventivo del Patto di stabilità e crescita. Secondo le nostre analisi preliminari - sulla base del ricalcolo da parte dei servizi della Commissione usando la metodologia comune concordata - l'Italia programma una deviazione significativa dalla strada di aggiustamento richiesta verso i suoi obiettivi di medio termine nel 2015, basata sul cambiamento programmato dell'equilibrio strutturale. Per di più, il cambiamento programmato nell'equilibrio strutturale per il 2015 farebbe anche venir meno il cambiamento richiesto per assicurare l'aderenza alle regole transitorie sul debito, dal momento che questo requisito è ancora più stringente della strada di aggiustamento richiesta verso gli obiettivi di medio termine». Nel frattempo, scrive Katainen nella lettera a Padoan, «hanno già avuto luogo ulteriori scambi di informazione tra i suoi servizi e la Commissione» e quindi, in linea con le regole Ue del 2-pack, «Le scrivo per consultarla sulle ragioni per cui l'Italia programma il non-rispetto del Patto di stabilità nel 2015. Vorrei anche sapere come l'Italia potrebbe assicurare il pieno rispetto dei suoi obblighi di bilancio sotto il Patto di stabilità per il 2015». «La Commissione - conclude la lettera di una pagina - intende continuare un dialogo costruttivo con l'Italia con l'intenzione di arrivare a una valutazione finale. Mi piacerebbe essere messo a parte del suo punto di vista appena possibile e auspicabilmente entro il 24 ottobre. Questo consentirebbe alla Commissione di prendere in considerazione il punto di vista dell'Italia nel proseguimento della procedura». LA POLEMICA RENZI-BARROSO. La pubblicazione della lettera non è stata ben vista da Josè Barroso. "La pubblicazione della lettera di Katainen a Padoan è stata una decisione unilaterale del governo italiano, la Commissione non era favorevole perché siamo in una fase di negoziati e consultazioni con diversi governi e sono consultazioni tecniche, che è meglio avere in un ambiente confidenziale": così il presidente Barroso. "La lettera è stata redatta perchè abbiamo l'obbligo legale di comunicare ai governi quando ci sono dubbi relativi alla conformità con le regole: questo abbiamo fatto, questo ha fatto il commissario Katainen col mio pieno sostegno e con quello del nuovo presidente Juncker". "La maggior parte delle notizie sulla stampa italiana su quanto io o la Commissione abbiamo sostenuto sono false, surreali, non hanno nulla a che vedere con la realtà, e se ce l'hanno è solo per caso. Spesso sono francamente invenzioni", ha aggiunto Barroso. "E' nocivo e disonesto presentare certe posizioni come personali: stiamo facendo un lavoro serio che prendiamo con responsabilità", ha detto Barroso spiegando come "personalmente sono per l'applicazione delle regole con il massimo possibile di flessibilità". Contrabbatte il premier Matteo Renzi:  "Stiamo discutendo di uno o due miliardi di differenza, possiamo metterli anche domattina", "corrispondono ad un piccolissimo sforzo". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, arrivando a Bruxelles per il vertice europeo, riguardo la lettera Ue sulla manovra. "E' finito il tempo delle lettere segrete", ha detto ancora Renzi rispondendo al presidente della Commissione Barroso che si era detto contrario alla pubblicazione da parte italiana della lettera inviata dalla Ue sulla manovra. "E' il momento della trasparenza e della chiarezza", ha aggiunto Renzi. "Pubblicheremo non solo la lettera" inviata dall'Ue, "ma tutti i dati economici di quanto si spende in questi palazzi, sarà molto divertente", così il premier entrando al Justus Lipsus, sede del vertice europeo.

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