
PALERMO. Scatta il piano anti-Ebola in Sicilia. Alle 11 è iniziato il vertice all'assessorato regionale alla Salute con tutti i manager di Asp e ospedali. L'assessore Lucia Borsellino comunicherà le direttive da seguire: in particolare corsi di formazione ed esercitazioni per il personale e saranno illustrati i protocolli per scongiurare eventuali contagi. Borsellino spiega che "fronteggiare questo tipo di situazioni di allerta e' tra gli obiettivi dei manager per il mantenimento dell'incarico".
La Sicilia si prepara a fronteggiare un'eventuale emergenza Ebola. “Il rischio è molto basso – ha ribadito l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino perchè gli immigrati dopo un lungo viaggio non possono veicolare il virus e i controlli alle frontiere sono efficienti”.
Comunque la Regione ha predisposto un piano: le direttive sono state date ai manager di Asp e ospedali convocati a Palermo. Le strutture sanitarie dovranno dotarsi di speciali camici e tute anticontaminazione. Saranno avviati corsi di formazione e esercitazioni per medici, infermieri e inservienti di Triage, pronto soccorso e reparti di malattie infettive.
Ma anche per medici di base e pediatri: dovranno saper riconoscere i casi sospetti e indirizzarli nei reparti di malattie infettive attrezzati. Previste anche esercitazioni per il personale delle ambulanze. Il presidente Rosario Crocetta ha chiesto ai manager di applicare le direttive: affrontare bene queste situazioni critiche rientra infatti tra gli obiettivi necessari per la conferma dei manager.
Intanto è stato definita l'intesa con il centro di riferimento nazionale all'ospedale Spallanzani di Roma: eventuali casi sospetti, risultati positivi ai test sull'Ebola, saranno trasferiti d'urgenza all'ospedale Spallanzani con voli militari messi a disposizione dal ministero della Difesa.
Persone:
5 Commenti
MARCO
13/10/2014 12:22
Ennesima dimostrazione dopo le tante dell'incompetenza dei nostri assessori, dopo migliaia di sbarchi adesso si corre al riparo; Ripeto siete solo incompetenti.
Antonino Pipitò
13/10/2014 13:19
Sono veramente stanco di essere preso in giro dai politici come uomo, cittadino e , ahimè, come medico! si è visto che le infermiere anche se schermate da appositi ''divise'' monouso sono state contagiate, ora come si può pensare che i poliziotti o gli operatori del 118 o i marinai che accolgono il flusso di migranti ''a caldo'' con delle ridicole mascherine e guanti che si lacerano sovente alla minima asperità che toccano ...non possano essere contagiati e nell'immediato le loro famiglie co cui vengono a contatto8? Incubazione??? secondo me non lo sanno neanche loro, i luminari, quanto è il periodo di incubazione e se varia da soggetto a soggetto magari in rapporto al singolo sistema immunitario della gente, non sto scrivendo per fare del terrorismo psicologico ma la mia è la solita goccia d'acqua di protesta in un mare di qualunquismo intellettuale !!!
gio
13/10/2014 13:45
si spendono un sacco di soldi per guerre non nostre, perchè non affrontare lo sbarco dalla cima. Portare soldati in libia per contrastare chi si imbarca. E curare questi emigranti se ci sta il bisogno direttamente da dove partono. Sono convinto che tutto questo e voluto dal potere farmacologico.
Luisa
13/10/2014 14:36
Fermiamo gli sbarchi, c'è pericolo reale di contagio. Inoltre aiutiamo le famiglie e i giovani siciliani perché fra poco la Sicilia avrà più immigrati che siciliani. Basta vedere i filmati, molti si rifiutano di pagare tasse e pulman, alzano le mani sulle forze dell'ordine, hanno tanti privilegi e fra poco, se aumentano, ci prenderanno a calci nel ...Le nostre strade non sono più sicure......Che l'Europa li aiuti nei loro paesi....Ne abbiamo accolti tanti, ora basta. Siamo noi alla fame...,.
GiovanniBruno
13/10/2014 17:08
Finalmente, con l' introduzione nelle città siciliane degli i immigrati, l'Assessore Regionale alla salute troverà lavoro utile (era ora!) per tutti i manager. Questi ultimi si armeranno di siringhe, fiale, vaccini e indosseranno i camici per contrastare l'epidemia, di Ebola e non solo, nel nostro paese. A Palermo, usiamo dire: "U vieru surdu è chiddu ca un vuoli sientiri". C'è bisogno di spendere tutti questi soldi per corsi, formazioni, esercitazioni, illustrazioni di protocolli, per scongiurare eventuali contagi? Si pensa a formare infermieri, medici del "Triage"(?) e inservienti vari ma non si pensa a formare e informare chi prende effettivamente, con le proprie mani nude i migranti e cioè: pescatori, marinai di pescherecci, navi mercantili di tutte le nazioni, navi militari ecc. ecc. Se questi uomini venissero contagiati da eventuali ammalati, chi li controllerà o li troverà più? Assessore, queste popolazioni (e qui ritorna il detto palermitano che ho sopra descritto) VANNO AIUTATE ASSOLUTAMENTE A CASA LORO ! . Ed ora a chi non conviene, pollice in giù.