PALERMO. «Io e Nelli ci siamo lasciate prendere la mano, forse travolte dal panico per quello che stava succedendo. Ma abbiamo lavorato bene insieme, affrontando i nodi di un sistema in cui regnava il malaffare. Il nostro scontro però è stato per motivi tecnici, oggi superati, e se la mozione di censura all’assessore è basata sulle mie dichiarazioni, allora non ha motivo di esistere»: a sorpresa, è Anna Rosa Corsello a difendere l’assessore Nelli Scilabra a pochi giorni dalla votazione della mozione di censura. L’ex dirigente del dipartimento Formazione si era dimessa dopo aver accusato l’assessore di essere la responsabile del flop del Piano giovani. Il tutto era emerso durante due sedute in commissione Lavoro all’Ars, dove la stessa Scilabra aveva ribaltato le accuse scaricando le responsabilità sulla dirigente. Da qui un’inchiesta giudiziaria che vede indagata la Corsello e la mozione di censura di centrodestra e grillini, che però punta anche sui problemi della formazione. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA