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Meloni: il Centrodestra sia alternativo a Renzi

Giorgia Meloni

ROMA. «Se si vuol essere di centrodestra non si può fare la stampella al centrosinistra. Il centrodestra va rifondato sui contenuti e Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale ha tante proposte da sottoporre ai suoi presunti alleati. Ma dal tetto alle tasse in costituzione, alla difesa della famiglia naturale fondata sul matrimonio, sono molte le iniziative sulle quali in questi mesi ci siamo trovati da soli». Lo afferma Giorgia Meloni, presidente di Fdi alla chiusura della festa di Atreju.

«La prima regola - prosegue - per costruire qualcosa di alternativo al renzismo, perciò, è: il centrodestra deve fare il centrodestra e non il centrosinistra. Seconda regola: vincere la sfida della partecipazione e far scegliere agli italiani da chi farsi rappresentare. Per noi si fa con le primarie. Ricordo che a luglio, quando abbiamo lanciato una petizione per chiedere le primarie del centrodestra,abbiamo raccolto l'adesione e la firma di tutti i leader dei partiti di centrodestra, o presunti tali. Almeno su questo oggi bisogna essere coerenti perchè pensare di continuare a calare le scelte dall'alto non è pensabile. Sono questi per noi i presupposti di un'alleanza e poichè siamo gli unici rimasti nel centrodestra, siamo i primi a voler rifondare qualcosa di credibile. Ma - conclude - se le condizioni non ci saranno non avremo paura in navigare in mare aperto come abbiamo fatto fino ad adesso. Faremo un appello a quelle forze libere e coerenti per la costruzione di un polo nuovo: della produzione, della sovranità, dell'identità».

Per quanto riguarda la riforma del mercato del lavoro l'ex ministro ha sottolineato che «Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale è disponibile ovviamente a parlare anche col governo della riforma del mercato del lavoro se davvero si vuole superare il dualismo tra chi oggi è coperto da ogni forma di garanzia e chi è stato escluso da ogni diritto. La sfida però non è semplicemente parlare a chi ha già un lavoro ma a quelli che non riescono a trovarlo: bisogna avere il coraggio di aggredire la tassazione nel mercato del lavoro e passare ad esempio dall'attuale 60% al 20%. Questo è l'obiettivo che il governo deve saper perseguire e su questo noi siamo disponibili a dare una mano».

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