Giovedì 19 Dicembre 2024

Berlusconi: “Largo ai giovani, ma la bandiera sono io”

ROMA. Vent'anni di battaglia politica hanno provocato "stanchezza" in Forza Italia, un partito che per stessa ammissione di Silvio Berlusconi ha dunque un bisogno fisiologico di "rinnovare, di forze nuove, di tornare allo spirito del '94". Anche per non perdere nel confronto con il giovanilismo di Matteo Renzi. Ma è lo stesso leader, che è andato di persona a concludere la tre giorni di scuola di formazione politica a Sirmione (anche per "ascoltare disciplinatamente"), a chiarire di non sentirsi pronto per stare in panchina. Il messaggio che il Cavaliere ha consegnato allo stato maggiore del partito seduto in prima fila è chiaro: Forza Italia va rinnovata ma il leader in campo sono ancora io. "Mi piacerebbe essere in un partito - ha detto Berlusconi, che era accompagnato dalla compagna Francesca Pascale - dove io possa essere ancora una bandiera da sventolare. Oggi c'è una bandiera che sventola forte in Italia che si chiama Matteo Renzi e ce n'è un'altra a mezz'asta che si chiama Silvio Berlusconi: vediamo di utilizzare ancora se possibile questa bandiera". L'ex premier, che la settimana prossima compirà 78 anni e oggi si è presentato con gli occhiali da sole per problemi alla vista, la riscossa 20 anni dopo il 1994 la vede così: "Un esercito di azzurri in campo con una bandiera, un vecchietto, e tutti gli altri giovani". Giovani a cui comunque il leader di Forza Italia chiede di guadagnarsi i galloni sul campo, perché è lì pronto a recuperare la scena, convinto che la Corte di Giustizia europea "annullerà" la condanna per il processo Mediaset. "Dobbiamo sapere vendere meglio il nostro martire, un martire che abbiamo in casa", ha chiesto Berlusconi ai suoi, prima di incitarli a una mobilitazione per convincere i delusi a tornare a votare per il centrodestra. Ragionamento che l'ex capo del governo ha ampliato a pranzo, radunando tutto lo stato maggiore, al termine della kermesse a Sirmione. A tavola con i dirigenti azzurri l'ex premier ha ribadito la convinzione che la corte di Strasburgo accetterà i suoi ricorsi: Entro dicembre - è stato il ragionamento - tornerò in campo a tempo pieno. Ecco perché fino a fine anno non possiamo permetterci alzate di testa contro il governo. Già, perché è proprio ad una possibile fine anticipata della legislatura che il Cavaliere ha ragionato con i suoi uomini: Per ora dobbiamo scongiurarla perché non abbiamo un candidato ma sono convinto che Renzi voglia andare al voto. Le elezioni con il Consultellum non sarebbero per noi il massimo ma ci consentirebbero di essere comunque interlocutori privilegiati visto che quel sistema elettorale non consente al Pd di stravincere. La convinzione dell'ex capo del governo, a sentire i ragionamenti fatti a tavola con i suoi uomini, è che Forza Italia sarà sempre più determinante: Il Pd - ha aggiunto - rischia di implodere e noi dobbiamo tenerci pronti a correre in soccorso del governo anche su temi come l'economia ed il lavoro, per noi fondamentali. Insomma un messaggio chiaro volto anche al suo partito per fa capire chi è che detta la strategia. Certo è che al di là dell'intervento del Cavaliere, l'accoglienza calorosa riservata a Raffaele Fitto non è passata inosservata. L'eurodeputato, tra le voci più critiche contro l'atteggiamento di Forza Italia rispetto al governo, ha ribadito le sue richieste: primarie per la scelta della classe dirigente con "candidati riconoscibili dalla gente". "Chiedere di discutere" sul futuro di un partito alternativo a questo governo non vuol dire "porre questioni contro qualcuno", ribadisce l'ex ministro. Berlusconi però ha preferito glissare sui problemi interni così come ha rinviato il discorso sul futuro del centrodestra, argomento su cui ci sono ancora dei problemi viste le resistenze dalle Lega a siglare intese con Ncd. L'ex premier si è invece soffermato a lungo nel suo intervento ad fare disamina delle crisi internazionali: ha criticato le sanzioni alla Russia di Putin, ha attaccato Obama per aver "giocato a golf" mentre l'Isis decapitava suoi connazionali e ha rivelato la tentazione della maggioranza dei cittadini di Israele di difendersi dai fondamentalisti anche con l'uso di armi nucleari.

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