PALERMO. Il faccia a faccia fra il segretario regionale Fausto Raciti e il vice segretario nazionale Lorenzo Guerini è stato rinviato a domani. E così nel Pd va in scena un’altra giornata di confusione e trattative segrete sul rimpasto e sugli equilibri da rispettare negli incarichi in Parlamento. Il colpo di scena di giornata è la frenata dei renziani sul piano che Raciti sta per sottoporre a Guerini. Il segretario ha pronto un nuovo elenco di assessori che vedrebbe le conferme dei renziani Bruno e Agnello e l’ingresso di due cuperliani: Angelo Villari (vicino a Cracolici) e Cataldo Salerno (vicino a Crisafulli). Toccherebbe poi a Crocetta, se arrivasse il via libera romano, decidere chi sostituire: partendo daL presupposto che il partito (o parte di esso) non vuole la Scilabra. Raciti ritiene che questo percorso rispetti il mandato ricevuto dalla direzione regionale a luglio, che prevede proprio la formulazione a Crocetta di una proposta per modificare la giunta. Ma Baldo Gucciardi, capogruppo (e renziano) precisa che «la mia area non ha fatto al segretario alcuna indicazione di assessori. Non c’è stata nessuna consultazione ufficiale».
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