PALERMO. Tra i 17 mila regionali, il dipartimento delle Infrastrutture non ha trovato nessun esperto in trasporti. Così ha dovuto fare ricorso a esterni. L'atto di interpello, cioè lo strumento utilizzato dagli uffici per ricercare figure specializzate all'interno della Regione, si è rivelato ancora una volta un flop.
Così, per portare avanti il progetto «Streets», finanziato con risorse europee e destinato a migliorare i collegamenti e la cooperazione tra la Sicilia e Malta, il dipartimento ha dovuto fare ricorso a dei consulenti. Eppure giovedì la Regione è stata bacchettata per dalla Corte dei Conti a causa del numero di dipendenti ritenuto eccessivo: oltre ventimila considerando anche alcuni enti regionali, la spesa è di quasi un miliardo. Dipendenti che, secondo la magistratura contabile, sono in posizione privilegiata rispetto ai colleghi del resto d’Italia, tanto che i giudici hanno chiesto di cancellare «istituti contrattuali, indennità particolari e prerogative non compatibili con i vincoli di bilancio».
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