PALERMO. "Si tratta di professionisti di grande valore, di uomini che scelgono di combattere per liberare la Sicilia e favorire il suo processo rinascita economica e sociale". Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, subito dopo il varo della nuova giunta regionale.
"Da questo momento - aggiunge Crocetta - le deleghe sono politicamente azzerate, verranno discusse insieme ai partiti sulla base dell'utilizzo ottimale delle loro competenze e professionalità. La mia non è una decisione autoreferenziale, ma vuole essere in sintonia con la società, la politica e i partiti che spero non creino più ulteriori spettacoli perche la Sicilia ha bisogno di decisioni e anche in tempi rapidi".
In una nota, Crocetta afferma: "Dopo l'invito delle parti sociali, della società, data la necessità di dare impulso alle riforme e ricomporre un largo quadro di alleanze, fedele al quadro politico originario, con l'obiettivo di chiudere velocemente la questione che ormai si prolungava da troppo tempo, confermando la stima nei confronti del mio partito e ribadendo di essere un dirigente del Partito Democratico, su impulso del componente della segreteria nazionale, Davide Faraone; sentiti tutti i partiti, ho colto le esigenze programmatiche che vengono dalla società, dai lavoratori, dal mondo degli imprenditori, guardando prima di ogni cosa ai giovani, ai disoccupati, ai deboli che rischiano di essere schiacciati dalla crisi". Quindi sottolinea di avere definito la nuova squadra "al fine di dare ulteriore slancio a un forte programma di solidarietà sociale, di lavoro, di sviluppo, di lotta alla corruzione, alla mafia e agli sprechi, consapevole del difficile momento, registrando persino una sofferenza di una parte del mio partito nei confronti del quale mi sono posto con umiltà e persino con semplicità, senza ricevere alcuna apertura, non rinunciando mai a ricomporre le questioni insolute".
GIALLO SUL SOSTEGNO DEL PD. Giallo sul sostegno del Pd al Crocetta bis che sta per nascere. Davide Faraone, il braccio destro di Renzi, ha chiesto che Crocetta «nomini subito la giunta per far ripartire la Sicilia. Faccia come Renzi, acceleri». Così il presidente sperava di superare l’ostilità al suo cronoprogramma che si registrava in varie correnti del Pd (soprattutto l’area Cuperlo) che avevano sempre chiesto che i nomi venissero votati in direzione. E in tardissima serata una dichiarazione del vice segretario nazionale, Lorenzo Guerini, ha alimentato il giallo: «Nessuna copertura da parte mia sul governo Crocetta bis. Le decisioni sugli assetti di governo regionale competono al presidente e ai livelli politico regionali».
RACITI. "Il presidente Crocetta vuole difendere me? Il modo migliore per farlo è rispettare il partito e i suoi organismi. Domani il Pd farà i nomi della sua delegazione per il nuovo governo alla direzione regionale. E' curioso che nella giornata di ieri il presidente si sia voluto accertare che non fosse nostra intenzione accelerare sul rimpasto di giunta". Lo dice il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, commentando le dichiarazioni di questa sera del governatore Crocetta, chiuso nel suo ufficio per definire la nuova ginta regionale.
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