PALERMO. Salta il vertice di maggioranza previsto per oggi pomeriggio. Il presidente della Regione ha registrato la mancata disponibilità dei partiti a esprimere i nomi per il Crocetta bis. Ma, soprattutto, Palazzo d’Orleans teme di rimanere imbrigliato nei veti incrociati e torna a riproporre l’ipotesi di nominare in autonomia gli assessori, senza passare dal preventivo accordo con gli alleati.
«Basta, mi sono stancato - ha detto a ora di pranzo il presidente all’Adnkronos -. Ancora dobbiamo babbiare? Non si può continuare all'infinito con questa storia. Ancora i partiti della maggioranza non mi hanno indicato i nomi nè i programmi per il patto di governo. Non posso più aspettare».
L’ipotesi del «governo del presidente» è osteggiata dal Pd che con il segretario Fausto Raciti fa sapere che a quel punto il partito potrebbe non sostenere più la giunta. Mentre l’Udc - unico partito a essere pronto a indicare i nomi - si riunirà nel pomeriggio per decidere cosa fare.
Intanto un via libera all’operazione che Crocetta ha in mente è arrivato dai Drs, ormai federati all’area autonoma di cui fanno parte anche Michele Cimino, Antonio Venturino e Pippo Gianni: «La rivoluzione di Crocetta non può essere vanificata da discussioni interminabili e da vecchi vizi e incapacità dei partiti a preoccuparsi del bene comune. Per queste ragioni, nella consapevolezza della gravità del momento, la federazione dei moderati per la Sicilia ha deciso di affidare pienamente e con assoluta fiducia al presidente Crocetta - come impone del resto il mandato parlamentare della elezione diretta - la scelta della personalità che dovrà far parte del governo della regione e che rappresenterà l'intero gruppo».