PALERMO. Dopo il "Salva imprese" affossato all'Ars, l'assessore regionale all'Economia Luca Bianchi si è dimesso. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e l'assessore Luca Bianchi avevano convocato una conferenza stampa alle 11.30, a Palazzo d'Orleans, su dl pagamenti e altre tematiche, durante la quale Bianchi avrebbe comunicato le sue dimissioni.
BIANCHI: "IO MI FERMO QUI". «Io mi fermo qui. Nessuno è indispensabile. Non voglio e non posso permettere che la mia fuoruscita da questa esperienza possa essere legata da un biglietto staccato per qualche altra destinazione. Non me ne vado per altri incarichi, la decisione è irrevocabile». Lo ha annunciato l'assessore regionale all'Economia, Luca Bianchi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d'Orleans, a Palermo. «Non cerco paracaduti e me ne torno a fare il lavoro che ho sempre fatto», ha aggiunto.
"DA TROPPO TEMPO FERMI IN UN PANTANO". «In questi giorni complicati e convulsi sentivo il bisogno di tracciare una linea su quello che è stato fatto finora e fare un bilancio. La riflessione ampia parte da ciò che è avvenuto ieri, sullo stop al dl pagamenti delle imprese che rappresenta la fotografia plastica di un pantano in cui siamo da troppo tempo, che ha rallentato alcune decisioni di carattere economico finanziario che richiedono invece decisioni in tempi rapidi. Non si può comunque disperdere il lavoro fatto, quello del Governo che è stato di discontinuità con il passato». Lo ha detto l'assessore regionale all' Economia, Luca Bianchi, nel corso di una conferenza stampa, a Palazzo d'Orleans, a Palermo. «Abbiamo fatto un lavoro importante, che ha potuto contare su una fase di consenso - ha aggiunto l'Assessore -. Partivamo da un disavanzo strutturale che oscillava tra un 1,5 miliardi del 2012 e 2 miliardi nel 2011. Quando siamo arrivati c'erano imprese non pagate da 4 anni, tre downrating, avevamo una credibilità molto deboli sui tavoli nazionali».
"IMPUGNATIVA A FINANZIARIA UNO STOP INGIUSTO". «Nel corso degli ultimi mesi l'azione complessiva è stata appesantita da un clima che ha rischiato di mettere in difficoltà quanto finora fatto. Rivendico la finanziaria fatta e l'impugnativa la considero contraddittoria e uno stop ingiusto a quanto finora fatto, un momento di rottura di un percorso. Ci costringe ad una manovra correttiva profondamente diversa». Lo ha detto l'assessore regionale all'Economia, Luca Bianchi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d'Orleans, a Palermo.
"ERAVAMO BEN OLTRE IL BARATRO". «Eravamo ben oltre il baratro, con l'azione di questo anno abbiamo portato un miglioramento sensibile ed un percorso di risalita. Ma dobbiamo fare ancora molto e i tempi della politica non sembrano andare d'accordo con i tempi dell'azione amministrativa». Lo ha detto, nel corso di una conferenza stampa, a Palazzo d'Orleans, a Palermo, l'assessore regionale all'Economia, Luca Bianchi, che ha annunciato le sue dimissioni.
"PD VICINO A INTERMITTENZA". "La vicinanza del mio partito, il Pd, è stata a intermittenza, mentre non è mancato il supporto dei capigruppo della maggioranza soprattutto nella prima fase". Così Luca Bianchi che dopo un anno e mezzo lascia la delega all'Economia dimettendosi dalla giunta Crocetta. "Il Pd ha commesso degli errori, l'ultimo ieri: trascurare il passaggio in aula del dl pagamenti perche' impegnato in una legittima discussione sul rimpasto o sull'azzeramento in giunta e' stato senz'altro un passo falso". A dirlo Luca Bianchi che si e' dimesso da assessore all'Economia riconsegnando la delega al governatore Crocetta. "Non imputo al segretario Raciti questo errore - ha aggiunto Bianchi - ma oggettivamente c'e' stato un problema". Per Bianchi "i tempi della politica spesso non sono compatibili con i tempi dell'amministrazione e dell'economia".
“CON MONTANTE TUTTO OK”. "Silurato da Confindustria Sicilia? No, non c'è alcuna questione aperta col presidente Montante". Cosi Luca Bianchi, che si e' dimesso da assessore regionale all'Economia, ha risposto ai cronisti a proposito delle recenti critiche di Confindustria al dl pagamenti. Proprio in merito al provvedimento, affossato ieri in Assemblea col ritorno del ddl in commissione Bilancio, Bianchi ha detto: "Penso ci sia stata una lettura superficiale del dl pagamenti". "Comunque - ha aggiunto - noi dobbiamo ricostruire un rapporto vero con le imprese e non solo con i loro rappresentanti".
“RISCOSSIONE SICILIA RISCHIA LA CHIUSURA”. "Riscossione Sicilia rischia la chiusura". A lanciare l'allarme è Luca Bianchi, appena dimessosi da assessore all'Economia della giunta Crocetta. Nel ddl pagamenti, affossato all'Ars e tornato in commissione Bilancio, c'era una norma che prevedeva una anticipazione di 40 milioni a Riscossioni Sicilia, senza questi fondi adesso la società rischia il collasso. "O questa situazione si risolve in tempi brevissimi - ha ammonito Bianchi - o la società rischia sul serio".
“STOP DDL PAGAMENTI COLPIRÀ SICILIANI”. "Il dl pagamenti non prevedeva nessun aumento di imposte, avevamo ottenuto una norma nazionale per coprire il mutuo esclusivamente con i risparmi della sanità e dal 2016 avremmo potuto ridurre le addizionali Irpef e Irap, ipotecando solo un sesto dell'addizionale per trent'anni, ma soltanto come garanzia. Avevamo presentato un emendamento per sterilizzare anche la quota dello 0,35% con ulteriori tagli alla spesa. Ma è stata portata avanti una battaglia demagogica, basata su elementi non reali. Adesso la bocciatura del dl pagamenti colpirà tutti i siciliani". Così Luca Bianchi, che s'e dimesso da assessore all'Economia, in merito allo stop all'Ars del ddl pagamenti col mutuo da 1 miliardo di euro per fare fronte ai debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. "Adesso dovremo pagare interessi di mora pari all'8%, invece del 2,8% previsto col mutuo. A questo si aggiungono le sanzioni che arriveranno dall'Europa. E che possono arrivare anche al blocco delle assunzioni, mettendo a rischio anche le stabilizzazioni dei precari".