PALERMO. "Ho lavorato fianco a fianco in questi mesi con Luca Bianchi e abbiamo fatto un grande lavoro per salvare Sicilia e difendere il popolo siciliano: abbiamo fatto uscire la Sicilia da un rischio default che era certo e annunciato e ridotto la spesa senza fare macelleria sociale''.
Lo dice il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta dopo le dimissioni dell'assessore. ''I dati - aggiunge - che l'assessore ha illustrato, mostrano chiaramente che le nostre non sono state riforme annunciate, abbiamo persino operato vere riforme strutturali attraverso l'azione amministrativa concreta e non solo con le leggi, ma laddove le previsioni legislative lo hanno consentito, con un'azione instancabile. La Sicilia perde un professionista di grande valore e un politico vero, che non ha mai guardato solo ai conti ma ai riflessi che tali conti avevano sulla vita
sociale, economica e culturale. Ci sono responsabilità per tali dimissioni? Ciascuno faccia un esame di coscienza e si chieda fino a che punto ha tentato di ostacolare un processo di rinnovamento irrinunciabile e sino a che punto non abbia manifestato, quando era necessario, l'obbligatoria solidarietà''. "Bianchi - prosegue - ha subìto attacchi anche personali non accettabili, non posso che essere solidale nei confronti delle scelte che ha fatto e che farà, ringraziandolo a nome dei siciliani. La politica siciliana si chieda seriamente se non sia necessario modificare il passo contribuendo concretamente all'azione del governo, invece di ostacolare chi cerca di cambiare le cose. Un fuoco di sbarramento inaccettabile, dietro il quale spesso si sono nascosti i gruppi di potere di sempre, l'organizzazione strutturale rivolta a una rapace e sistemica aggressione della spesa pubblica, combattuta da Bianchi e che sarà azione centrale del mio governo".