PALERMO. "Desideriamo esprimervi il più profondo rammarico nell’aver appreso una decisione che sarebbe stata assunta dalla Regione, relativa alla revoca della delibera del 2 luglio scorso, cui ha fatto seguito la sottoscrizione di un accordo con la Regione”. E’ il messaggio di una lettera inviata al Presidente Crocetta e all’assessore Lucia Borsellimo dalla direzione di Humanitas, la clinica privata che avrebbe dovuto realizzare una struttura oncologica con 70 nuovi posti letto convenzionati con il sistema sanitario. Un caso che ha rischiato di mettere in crisi la stessa maggioranza. E da cui seguì la decisione del presidente della Regione di sospendere la precedente delibera. “Fermo restando che tale presunta decisione non ci è ancora stata comunicata, ci preme sottolineare le conseguenze che tale atto comporterebbe: il blocco di un investimento di oltre 100 milioni di euro di fondi privati a totale beneficio della Sanità siciliana”.
"Offrendo un servizio pubblico a tutti gli effetti, il nuovo centro oncologico di Catania - sostiene la direzione di Humanitas - avrebbe dato una risposta importante alla domanda di salute dei pazienti del territorio. Solo nell’ultimo anno sono stati migliaia i siciliani costretti ad andare fuori Regione per farsi curare in strutture di elevata qualità scientifica e sanitaria: per la Sicilia, un costo di oltre 196 milioni di euro, cui si aggiungono le spese sostenute e il disagio delle famiglie per lunghi viaggi e spostamenti. Proprio per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini costretti ad emigrare - prosegue la lettera - fin dal 2011 Humanitas ha presentato e condiviso con la Regione una proposta di investimento per realizzare un nuovo Centro oncologico in linea con le migliori esperienze internazionali, in grado anche di offrire una formazione specialistica medica post laurea. Garantendo inoltre, ancora una volta a vantaggio dei cittadini siciliani e della stessa regione, la creazione di nuovi posti di lavoro sul territorio".
“Dopo aver ottenuto le autorizzazioni ed i pareri di Legge degli Enti competenti compresa la delibera dello scorso luglio già esecutiva ed impegnativa per le parti, cui ha fatto seguito la sottoscrizione di un accordo con la Regione - continua la direzione ospedaliera - Humanitas ha messo in campo risorse private per offrire un servizio pubblico integrato con le realtà sanitarie del territorio, in un momento in cui poche realtà imprenditoriali sono disposte ad investire con fondi propri nel nostro Paese. Non abbiamo chiesto finanziamenti pubblici, ma solo la possibilità che i cittadini accedano al servizio attraverso il Sistema Sanitario Nazionale”.
“Ora, a fronte dell’eventuale revoca della Delibera - in relazione alla quale ci riserviamo ogni forma di tutela - che costringerebbe Humanitas a sospendere il cantiere, ci chiediamo se esista ancora, da parte delle Regione, l’interesse per portare avanti un progetto ed un investimento di grande valore e portata, sociale ed economica, per l’intera Sicilia”.