CATANIA. La sfida dei numeri, in Sicilia, al momento la vince Angelino Alfano. Sono 15 i parlamentari (otto senatori e sette deputati) eletti nell'isola che hanno scelto di aderire al 'Nuovo centrodestrà del vicepremier, mentre sono 10 (5 senatori e 5 deputati) i 'falchì che faranno da apripista ai club della nuova Forza Italia. Con Alfano ci sono alcuni 'big', come l'ex presidente del Senato, Renato Schifani, e i sottosegretari, Giuseppe Castiglione e Simona Vicari. Berlusconi, invece, può contare sugli ex ministri, Stefania Prestigiacomo e Antonio Martino, ai quali si aggiungono, Saverio Romano, leader del Pid-cantiere popolare che ha sposato il progetto del Cavaliere, e soprattutto Gianfranco Miccichè, pronto a sventolare la bandiera di Forza Italia, la stessa che con la quale portò a compimento il famoso cappotto del 61 a 0 alle politiche del 2001.
Le grandi manovre sono già cominciate. A partire dalla sede regionale: quella del Pdl, che si trova a Palermo, passerà al 'Nuovo centrodestrà. All'Assemblea regionale invece si profila una nuova 'geografià politica, con l'ennesimo rimescolamento degli equilibri ad appena un anno dall'inizio della legislatura. «La prossima settimana costituiremo il gruppo parlamentare del Nuovo centrodestra all'Ars», annuncia Giuseppe Castiglione, attuale coordinatore del Pdl in Sicilia assieme a Dore Misuraca, entrambi a fianco di Alfano ed entrambi in procinto di abbandonare l'incarico nella segreteria regionale pidiellina. Sei i deputati che lasceranno il Pdl per aderire al nuovo gruppo: Nino D'Asero, Francesco Cascio, Nino Germanà, Pietro Alongi, Vincenzo Fontana e Vincenzo Vinciullo. Con Berlusconi andranno 4 dei 10 deputati Pdl: Marco Falcone, Giorgio Assenza, Salvatore Pogliese e Giuseppe Milazzo. A FI aderiranno anche Toto Cordaro e Roberto Clemente, deputati che fanno parte del gruppo Pid-Grande Sud, che potrebbe essere sciolto. Bernardette Grasso e Luisa Lantieri non avrebbero ancora deciso cosa fare, anche se sono in corso trattative sia col nuovo partito di Alfano sia con Forza Italia. Nei prossimi giorni nasceranno gruppi di Ncd e Forza Italia anche nei comuni.
Castiglione intanto apre al dialogo col governo Crocetta. «Dal presidente della Regione vogliamo chiarezza sul programma, vogliamo vedere atti concreti: dopodichè saremo disponibili al confronto, aldilà delle diatribe politiche; sicuramente non chiediamo poltrone nè di partecipare al governo». Quattro le priorità scandite da Castiglione: bilancio e legge di stabilità, stabilizzazione dei precari, riforma istituzionale delle Province e servizi pubblici locali. «Stiamo parlando di provvedimenti da esitare entro il 31 dicembre - avverte Castiglione - Siamo al 16 novembre, mancano sei settimane: non c'è da perder tempo dietro ai litigi».