ROMA. 'I ministri del Pdl rassegnano le proprie dimissioni'. Lo fa sapere Angelino Alfano - tramite la sua portavoce -, dicendo di parlare a nome di tutta la delegazione del Popolo della Libertà. Poco prima Silvio Berlusconi dichiarato irricevibile l'ultimatum di Letta e la decisione aumento Iva 'una grave violazione' dei patti di governo. 'Ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani'.
BERLUSCONI: "NO AD ULTIMATUM" - Già nel primo pomeriggio la decisione sembrava chiara con le parole di Silvio Berlusconi: 'La decisione assunta ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, di congelare l'attività di governo, determinando in questo modo l'aumento dell'Iva è una grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo, contraddice il programma presentato alle Camere dallo stesso Premier e ci costringerebbe a violare gli impegni presi con i nostri elettori durante la campagna elettorale e al momento in cui votammo la fiducia a questo esecutivo da noi fortemente voluto. Per queste ragioni, l'ultimatum lanciato dal Premier e dal Partito Democratico agli alleati di governo sulla pelle degli italiani, appare irricevibile e inaccettabile", aggiunge. "Pertanto - conclude - ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani".
LETTA: "GLI ITALIANI NON ABBOCCHINO A BERLUSCONI" - 'Gli italiani non abbocchino a Berlusconi sull'Iva«. Lo scrive Enrico letta in un tweet. «Berlusconi per cercare di giustificare il gesto folle e irresponsabile di oggi, tutto finalizzato esclusivamente a coprire le sue vicende personali, tenta di rovesciare la frittata utilizzando l'alibi dell'IVA», ha continuato il presidente del Consiglio, «La responsabilità dell'aumento dell'Iva è invece proprio di Berlusconi e della sua decisione di far dimettere i propri parlamentari mercoledì, fatto senza precedenti, che priva il Parlamento e la maggioranza della certezza necessaria per assumere provvedimenti che vanno poi convertiti. Per questo, ieri si era deciso di andare al chiarimento parlamentare e si era concordemente stabilito di postporre a dopo il voto in Parlamento i provvedimenti economici necessari», scrive Letta in un comunicato. «Gli italiani sapranno rimandare al mittente una bugia così macroscopica - afferma il presidente del Consiglio - e un simile tentativo di totale stravolgimento della realtà. In Parlamento ognuno si assumerà le proprie responsabilità d'innanzi al Paese».