PALERMO. Chiusi i 27 Ato rifiuti, da oggi i vecchi carrozzoni non esistono più. Al loro posto, sarebbero dovute subentrare 18 Srr (società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti). Ma a oggi sono 13 quelle nate e solo «sulla carta». In attesa, dunque, che la riforma dei rifiuti decolli in maniera organica, l'assessorato regionale all'Energia — guidato da Nicolò Marino — ha nominato 15 commissari straordinari che andranno a gestire sia le Srr e gli Aro (Ambiti di raccolta ottimale) già costituiti ma non ancora operativi, sia gli ambiti in cui le Srr devono ancora nascere: un commissario potrà, quindi, abbracciare più di una Srr.
Con un'ordinanza il presidente Crocetta ha dettato le procedure che superano definitivamente la gestione degli Ato. Le Srr sono enti di dimensioni più o meno provinciali in cui si consorzieranno i Comuni ricadenti nelle 9 province, che dovranno gestire il servizio e i relativi appalti per tutte le città e i paesi del territorio. I commissari rimarranno in carica non oltre il 15 gennaio dell'anno prossimo e gestiranno l'organizzazione aziendale degli Ato, procedendo «ad adottare tutti gli atti necessari per effettuare con la massima urgenza il passaggio delle competenze alle Srr o ai Comuni organizzati in forma singola o associata», secondo quanto previsto dalla riforma del 2010, varata da Pier Carmelo Russo e Raffaele Lombardo.
In questo modo, i commissari garantiranno la continuità del servizio, avvalendosi della struttura organizzativa, dei mezzi, delle attrezzature e degli impianti attualmente utilizzati dai Consorzi. Nel frattempo, la fase liquidatoria degli Ato sarà gestita dalla Regione, tramite l'assessorato al Bilancio, che nominerà dei sub-liquidatori.
Secondo indiscrezioni, ecco alcuni nomi di commissari. Dovrebbe essere Maurizio Norrito, dipendente del dipartimento Rifiuti, a gestire gli Ato 1, 2 e 4 (Partinico, Monreale e Bagheria); Enrico Vella, dell'ufficio di gabinetto dell'assessore Marino, potrebbe essere chiamato a gestire l'ex Ato Caltanissetta 1. Mentre altre caselle potrebbero essere occupate dagli attuali commissari delle province. E così Antonella Liotta, commissario della Provincia di Catania, potrebbe guidare gli Ato del Catanese, mentre Darco Pellos gli Ato del Trapanese. «Era ora di dare un taglio a un sistema che produceva solo debiti e gestiva male il servizio», spiega Marco Lupo, direttore generale dei Rifiuti, il quale assicura che i livelli occupazionali saranno garantiti». A chiedere un sostanziale cambio di rotta è la Cgil: «Come prima cosa — dicono Alfio La Rosa e Mimma Argurio — si superi subito la logica dei commissariamenti, che negli ultimi 13 anni ha solo prodotto deroghe ai limiti ambientali e alla normativa sugli appalti. Se non lo si fa e se non si individuano norme semplici e coordinate anche le Srr rischiano di diventare carrozzoni».
Secondo la Cisl, con Dionisio Giordano, la Regione a questo punto «deve incalzare i sindaci per costituire le Srr o gli Aro». Per Claudio Barone, segretario regionale della Uil, «il commissariamento è un primo passo che chiude l'esperienza fallimentare degli Ato, ma adesso bisogna evitare i vizi del passato».