PALERMO. «Ho letto giudizi affrettati sul decreto per la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione. Invece di mettere benzina sul fuoco, mi sembra più giusto lavorare per risolvere i problemi. Ho già parlato col ministro D'Alia, domani ci incontreremo e gli sottoporrò alcune proposte per migliorare il testo, che comunque introduce elementi di novità positivi e mette un punto fermo sulla procedura concorsuale». Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, in merito ai timori espressi dai sindacati e da alcuni esponenti del Pd secondo cui il provvedimento, così com'è, risolverebbe il problema di appena il 10% dei 20 mila precari che lavorano negli enti locali siciliani, mettendo a rischio 18mila posti di lavoro, in scadenza a fine anno.
Tra le possibili soluzioni Crocetta individua anche quella che sia la Regione in una prima fase ad assorbire i precari dei comuni che avendo sforato il patto di stabilità non sono nelle condizioni, sulla base del decreto D'Alia, di essere stabilizzati. «Ma ciò si può fare solo se la legge nazionale lo consente», afferma Crocetta.
Il governatore ha già discusso del tema precariato con la Cisl e presto ne parlerà ancher con Cgil e Uil.
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