Lunedì 06 Maggio 2024

Regione, sindacati: "Dipartimento tecnico bloccato"

PALERMO. Manca ancora il dirigente generale, cosi da due mesi il nuovo dipartimento tecnico della Regione è bloccato. Sono ferme tutte le procedure curate dagli uffici del Genio Civile, la vigilanza sulle attività del Consorzio autostrade siciliane (Cas) resta in mano a dirigenti che in assenza dei poteri delegati dal dirigente generale non possono svolgere la regolare attività, «e un grave danno viene arrecato anche al settore dell'edilizia residenziale pubblica agevolata e convenzionata (imprese e cooperative edilizie) che sono in carico agli uffici del Genio Civile. A denunciarlo sono i sindacati autonomi Cobas/Codir e Sadirs.
"Il Dipartimento regionale tecnico è bloccato dal giorno in cui è nato - scrivono i sindacati - Dal 1 marzo 2013, infatti, il personale, le attività, le tantissime nuove funzioni attribuite dall'art. 4 della legge regionale 12/2011, avrebbero dovuto essere pienamente operative per effetto di quanto disposto dal regolamento di attuazione del 18 gennaio 2013 n. 6 per assicurare continuità anche alle attività svolte nell'ambito del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti fino a quella data«. La nuova struttura, dotata di 7 aree, 26 servizi e 31 strutture intermedie in tutto il territorio siciliano e con un organico di 1.200 tra operatori, collaboratori, istruttori, funzionari e dirigenti, in assenza di un dirigente generale »che, dopo più di due mesi, continua a non essere designato dal governo regionale, non è in grado di svolgere tutte le attività amministrative e tecniche". "Fra l'altro, cosa ancor più grave - sostengono Cobas/Codir e Sadirs - non è stata comunicata ai dirigenti delle strutture preesistenti alcuna proroga delle attività svolte fino al 28 febbraio 2013 in attesa del nuovo dirigente generale". Per i sindacati »questo fermo-tecnico imposto, «sine die», dal governo regionale causa gravi disservizi che sono oltremodo insopportabili in un momento di forte crisi e stagnazione economica ed espone ulteriormente i lavoratori regionali agli strali dell'opinione pubblica e degli organi di stampa che continuano ad additarli ingiustamente quali colpevoli dell'inefficienza e dell'inefficacia dell'azione amministrativa".

I sindacati ricordano che «la poltrona, in modo suggestivo, era stata assegnata al leader
dell'antiracket siciliano (Tano Grasso) che, a quanto pare,  non potrebbe concretamente prendere posto per la mancanza dei requisiti di legge». «Non è escluso che, a causa della ripetuta denuncia di questa situazione, come sindacati che hanno a cuore la funzionalità dell'Amministrazione, saremo invece accusati di avere la »sindrome del cambiamento« - sottolineano Cobas/Codir e Sadirs - ci si chiede, però, se di fronte a questa situazione che danneggia tutti i cittadini, l'amministrazione e gli stessi lavoratori si debba tacere per
sottostare a un ricatto morale inaccettabile». «A ciò si aggiungono, oggi, voci secondo le quali, addirittura, si vorrebbero trasferire i locali palermitani del Dipartimento Regionale Tecnico presso altro immobile. Se ciò risultasse vero - proseguono i sindacati -  rappresenterebbe un'ulteriore beffa alla reale volontà di avviare concretamente le attività istituzionali di uno dei più strategici Dipartimenti regionali aggravando un ulteriore »fermo-tecnico« causato da ovvi motivi logistici». Cobas/Codir e Sadirs sollecitano «il governo regionale a procedere velocemente alla nomina del dirigente generale e alla conseguente definitiva »sistemazione« del personale negli uffici nonchè all'affidamento degli incarichi dirigenziali per consentire la piena operatività del nuovo dipartimento».

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