Domenica 05 Maggio 2024

Elezioni, troppo Monti in Tv: arriva il richiamo dell'Agcom

ROMA. «Diffusi squilibri nella presenza delle forze politiche nei telegiornali diffusi da Rai, Mediaset, Telecom Italia Media e Sky Italia». Li rileva il consiglio dell'Agcom, che, dopo aver esaminato i dati del monitoraggio delle due prime settimane della campagna elettorale, invia un richiamo alle emittenti per un riequilibrio immediato.«In particolare, e a titolo non esaustivo» - si legge in una nota - l'Agcom rileva: «- nei tg della Rai una sottopresenza del PDL rispetto al PD (Tg3), una sovraesposizione del presidente del Consiglio in qualità di soggetto politico (Tg1 e Tg3), una sottopresenza dell'Italia dei Valori, Futuro e Libertà per l'Italia e Lega Nord-Padania (Tg1), una sottopresenza dell'UDC (Tg3); - nei tg del gruppo Mediaset una sottopresenza del PD rispetto al PDL (Tg5 e Studio Aperto), una sovraesposizione di Futuro e Libertà per l'Italia (Tg4 e Studio Aperto) e una sottopresenza di Italia dei Valori e dell'UDC (Tg4 e Studio Aperto);  - nei tg di Telecom Italia Media si rileva una sottopresenza del PD rispetto al PDL (Tg La7 e La7 D), una sovraesposizione del presidente del Consiglio in qualità di soggetto politico (Tg La7, La7 D, MTV Flash), una sottopresenza di Italia dei Valori, Futuro e Libertà per l'Italia e Lega Nord-Padania (La 7 e La7D); - nei tg di Sky Italia si rileva una sottopresenza di Italia dei Valori, Futuro e Libertà per l'Italia, Lega Nord-Padania e UDC (Sky Tg 24 e testata Cielo) e una sovraesposizione del Presidente del Consiglio in qualità di soggetto politico (Sky Tg 24 e testata Cielo)». «Tenuto conto che lo scorso 29 dicembre è entrato in vigore il regolamento dell'Autorità per le emittenti private - prosegue la nota - e che dal 6 gennaio decorre quello approvato dalla Commissione parlamentare di vigilanza riferito alla Rai,  e alla luce dei dati del monitoraggio», l'Agcom «ritiene che lo squilibrio rilevato nella fase di avvio della campagna elettorale - con alcune evidenti punte di criticità particolarmente accentuate nelle edizioni principali dei tg - richiede una netta inversione di tendenza, anche alla luce della piena operatività dei provvedimenti attuativi in materia di par condicio».

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