PALERMO. Il Movimento cinque stelle al 15,3% diventa il primo partito in Sicilia, seguito dal Pd al 13,5 % (perde 5 punti percentuali rispetto alle regionali del 2008) e dal Pdl al 12,3 % (perde circa il 21 %). Sono i dati ancora parziali sulla geografia politica in Sicilia dopo il voto per le regionali che emergono dallo scrutinio di 2290 sezioni su 5308. Secondo queste cifre non dovrebbero entrare all'Ars, per lo sbarramento del 5%, le liste Fava presidente-Sel-Fds_Verdi, quella di Idv, (che appoggiavano la candidata Giovanna Marano) e Fli (4,023%). Entrerebebro nel parlamento siciliano Grande sud, il movimento arancione di Micicché, che otterrebbe il 6,6%, l'Udc col 10,3% tiene rispetto al 12,5% del 2008, il partito dei siciliani-Mpa di Lombardo col 9% (che perderebbe circa il 9% rispetto al 2008 quando si presentò con le liste Lombardo presidente Sicilia forte e libera mov. per l'autonomia-alleati per il Sud), il Pid-cantiere Popolare di Saverio Romano col 6,1%, la lista Nello Musumeci col 5,6 e quella Crocetta presidente col 6,4%. Rimangono fuori dall'Ars anche il movimento dei forconi di Mariano Ferro, i "rivoluzionari" di Cateno De Luca, il movimento di Gaspare Sturzo.
M5S primo partito, poi Pd e Pdl che calano
Dimezzato il Pds-Mpa, tiene l’Udc. Grande Sud al 6% e Fli al 4
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