PALERMO. Attraverso l'applicazione di un protocollo d'intesa interdipartimentale sarà avviato un 'sistema' che coniugherà l'esigenza di una migliore razionalizzazione delle risorse umane disponibili con la necessità di garantire un adeguato standard di pulizia e fruizione dei siti archeologici siciliani.
L'intesa, sottoscritta dagli assessori regionali ai Beni culturali e Identità siciliana Amleto Trigilio, alle Risorse agricole e alimentari Francesco Aiello, all'Energia Claudio Torrisi e al Territorio e ambiente Alessandro Aricò, sarà presentata alla stampa dagli assessori coinvolti, a Palazzo d'Orleans, venerdì.
"Non sarà certo una rivoluzione copernicana - ha detto l'assessore Amleto Trigilio - ma si tratta sicuramente di un buon punto di partenza per restituire alla piena fruizione dei visitatori diversi siti, fino ad oggi chiusi proprio per mancanza di fondi da destinare alle manutenzioni ordinarie".
"Vista la mancanza di risorse da destinare al funzionamento di alcune aree archeologiche e altri siti di grande interesse naturalistico, paesaggistico e culturale di proprietà della Regione - ha spiegato l'assessore Francesco Aiello - due ambiti di collaborazione concreta e a costo zero saranno attivati nei servizi di manutenzione ambientale e custodia dei siti".
"L'attività di manutenzione ordinaria potrà essere affidata, attraverso protocolli d'intesa con l'Azienda Foreste, ai lavoratori stagionali della forestale; - conclude - quella di custodia alle guardie volontarie delle associazioni venatorie e ambientaliste, che rappresentano una grande risorsa".
Regione, forestali arruolati per pulire i siti archeologici
E' l'intesa sottoscritta dagli assessori regionali ai Beni culturali e Identità siciliana Amleto Trigilio, alle Risorse agricole e alimentari Francesco Aiello, all'Energia Claudio Torrisi e al Territorio e ambiente Alessandro Aricò. Sarà un sistema che coniugherà l'esigenza di una migliore razionalizzazione delle risorse umane disponibili con la necessità di garantire un adeguato standard di pulizia e fruizione dei beni cultutrali siciliani
Caricamento commenti
Commenta la notizia