ROMA. La sforbiciata alle 107 Province italiane deciso dal Governo in sede di spending review terrà conto di due criteri: l'estensione (probabilmente 3mila km quadrati) e la popolazione (numero di abitanti inferiore a 350 mila). Il processo di revisione prevede però, entro la fine dell'anno, anche una fase di accorpamento (mediante una procedura che vede il governo trasmettere la propria deliberazione con i criteri esatti al Consiglio delle autonomie locali, istituito in ogni regione, che verrà poi approvato dallo stesso Consiglio entro 40 giorni) ma, alla luce della definizione esatta dei parametri, è possibile stilare una prima lista delle Province che potrebbero essere oggetto di taglio.
- PROV.CON MENO DI 350MILA ABITANTI E MENO DI 3MILA KM QUADRATI: Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio-Ossola, Lecco, Lodi, Rovigo, Gorizia, Pordenone, Imperia, Savona, La Spezia, Piacenza, Rimini, Massa Carrara, Pistoia, Livorno, Prato, Terni, Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Rieti, Teramo, Pescara, Isernia, Benevento, Matera, Crotone, Vibo Valentia, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Oristano, Olbia Tempio, Ogliastra, Medio Campidano, Carbonia Iglesias. In tutto 38.
A questa lista vanno ad aggiungersi le Province, cassate, delle 10 città metropolitane, vale a dire: Roma, Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Bari, Napoli,Reggio Calabria.
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