PALERMO. Con un documento politico alcuni deputati regionali del Pdl e l'intero gruppo parlamentare del Pid annunciano l'avvio di un confronto su progetti e programmi in vista delle prossime elezioni in Sicilia con l'obiettivo di costituire un nuovo soggetto politico che raggruppi moderati, riformisti, laici e cattolici e che vada al di là delle sigle di partito, penalizzate dall'elettorato alle ultime amministrative come riconoscono molti esponenti del centrodestra.
Il primo appuntamento sarà il 7 giugno, con una iniziativa politica che si terrà a Palazzo dei Normanni, sede dell' Assemblea regionale. "Non è una iniziativa contro qualcuno o di rottura" ha affermato il capogruppo del Pdl all'Ars, Innocenzo Leontini, che ha spiegato le ragioni del progetto in conferenza stampa assieme al capogruppo del Pid, Rudy Maira, e ad alcuni parlamentari regionali dei due gruppi. L'idea, ha aggiunto Leontini, "parte dalla constatazione che siamo in una fase di incomunicabilità tra i partiti e all'interno degli stessi partiti a livello nazionale e regionale". "Vogliamo riaggregare le forze che si sono disgregate negli ultimi quattro anni - ha sostenuto Maira - Pdl e Pid devono essere le colonne per ricompattare i benpensanti ma non in una logica di gattopardismo. Non serve a niente ancorarsi dietro le sigle, perché in questa fase politica non funzionano". I promotori dell'iniziativa lanciano un appello a tutti i moderati, guardando anche verso l'Udc e pezzi del Pd. "Non parliamo di sigle - ha sottolineato Leontini - ma di esponenti politici moderati che intendono condividere il percorso che andremo a costruire nei prossimi giorni". Aperture anche al Mpa "purché ammettano di avere sbagliato in questi anni", ha proseguito Maira. Se andrà in porto, il nuovo soggetto politico si presenterà alle elezioni con una propria lista civica e con un proprio simbolo. "In quel caso, ci confronteremo sugli organigrammi e sul candidato alla Presidenza della Regione", ha aggiunto Leontini che non esclude una sua candidatura. "Nessuna fuga in avanti però - ha detto rispondendo ai cronisti - pari dignità per tutti".