
PALERMO. Il movimento 'Sicilia Verà ha candidato alla presidenza della regione per le prossime
consultazioni il deputato regionale Cateno De Luca. Lo ha deciso il comitato federale che si è riunito a Santa Teresa di Riva (Me), dove il parlamentare è stato eletto sindaco alle ultime amministrative. Un mese fa la procura di Messina ha chiesto il suo rinvio a giudizio, per abuso d'ufficio, tentata concussione e falso, insieme al fratello Tindaro e ad altre sedici persone
tra amministratori, funzionari e componenti della commissione edilizia comunale di Fiumedinisi (Me), nell'ambito dell' inchiesta su una speculazione edilizia nel centro ionico che prevedeva un albergo, con annesso centro benessere.
De Luca era sindaco di quel comune ma non potendosi
ricandidare ha fatto presentare due candidati, Alessandro Rasconà e Francesco Sentineri, entrambi appoggiati da due liste di sua espressione «De Luca Sicilia vera» e «Fiumedinisi nel
cuore Sicilia vera», ottenendo l'elezione di Rasconà e il 63,42% dei voti per il consiglio. «Sicilia Vera, - conclude De Luca - presenterà entro la fine di giugno il programma politico ed economico improntato su chiare scelte autonomiste e separatiste».
3 Commenti
paolino perdifiato
26/05/2012 15:39
Mi sembra un ottimo candidato con un ottimo curriculum: rinvio a giudizio, per abuso d'ufficio, tentata concussione e falso, insieme al fratello Tindaro e ad altre sedici persone tra amministratori, funzionari e componenti della commissione edilizia comunale di Fiumedinisi (Me), nell'ambito dell' inchiesta su una speculazione edilizia nel centro ionico che prevedeva un albergo, con annesso centro benessere. Certo che ci vuole la faccia come il c..... per candidarsi con queste imputazioni.
SALVATORE
27/05/2012 18:59
La faccia giusta c'è l'hai , i carichi pendenti sono sufficienti, a posto ,puoi governare caro "in- CATENO" .
Livre
29/05/2012 15:39
Beh in quanto ai carichi pendenti mi sembra sia in ottima compagnia nell'ambito degli aspiranti governatori, poi fino a giudizio mi sembra sia tutto da vedere, anzi la Cassazione si è già pronunciata sulle misure cautelari, in ogni caso vedremo quello che succede, almeno uno fuori dagli schemi compassati di palazzo dove puntualmente a noi siciliani viene preconfezionato il biscotto.....solo che poi non lo mangiamo dalla bocca