PALERMO. Per il varo del nuovo governo regionale la data sembra già fissata. L'annuncio dovrebbe arrivare nei giorni successivi ai ballottaggi. Poi, il via al rimpasto. Un'operazione finalizzata all'innesto di esponenti politici nella giunta «tecnica» di Raffaele Lombardo. Ma che non esclude la possibilità del voto anticipato a ottobre. Pochi mesi, dunque, a disposizione del nuovo esecutivo. Ma, secondo il governatore, sufficienti per dare un impulso politico all'azione del governo in prossimità della scadenza elettorale.
«Un potenziamento del governo con l'innesto di figure che hanno un maggiore profilo politico può servire a definire provvedimenti di fine legislatura che consentano di mettere a punto un piano per l'occupazione e per il maggior utilizzo dei fondi europei», afferma il coordinatore regionale di Fli, Carmelo Briguglio. Un'azione che vede come protagonisti i partiti del «Nuovo Polo per la Sicilia», cioè Mpa, Mps, Fli e Api. Tra i più accreditati a lasciare l'incarico di assessore regionale, vi è Gaetano Armao, che potrebbe guidare l'Irfis. Per i futuristi Alessandro Aricò potrebbe subentrare Sebastiano Di Betta. Con lui dovrebbe uscire dalla giunta Uccio Missineo, vicino all'Mps, per lasciare spazio a un altro esponente dello stesso partito: Riccardo Savona.
L'Mpa dovrebbe rafforzare la propria rappresentanza col deputato messinese Carmelo Lo Monte e con Lino Leanza. Ma quest'ultimo non è detto che dia la propria disponibilità vista la breve durata dell'incarico. Lombardo attende la fine di maggio non solo per l'esito dei ballottaggi. Ma anche per capire quale linea prevarrà all'interno del Pd. Il 27 l'assemblea dovrebbe chiarire se la guida del partito resterà a Giuseppe Lupo o se la corrente guidata da Antonello Cracolici avrà la meglio. In quest'ultimo caso anche i democratici potrebbero avere loro esponenti in giunta. Il Nuovo Polo guarda pure alle prossime regionali e lascia uno spiraglio aperto all'Udc, in particolare se il Pd dovesse preferire un accordo con Sel e Idv. Nessuna chiusura neppure al Pdl e a Gianfranco Miccichè.