PALERMO. In Sicilia c’è un’emergenza Zelkova. E per affrontarla la Regione è pronta a investire 454 mila euro, almeno 150 mila dei quali destinati a un esperto esterno all’amministrazione che verrà reclutato con un bando appena pubblicato. Eccola l’ultima frontiera delle consulenze. La Zelkova è una rarissima specie forestale siciliana che rischia l’estinzione.
E per salvarla, ecco il consulente. Regione e Unione europea hanno un progetto dal titolo «Azioni urgenti per salvare la Zelkova» che ha un budget di 454.720 euro: 180 mila li ha messi Bruxelles, gli altri 274 mila sono a carico della Regione. E, ovviamente, per portare avanti il progetto serve un coordinatore. All’assessorato al Territorio non lo hanno trovato. Eppure lo hanno cercato all’interno dei 20 mila dipendenti della Regione. Ma non c’era nessuno disponibile a impegnarsi per salvare la Zelkova. Forse perchè - sospettano i sindacati - in questo caso non sarebbe stato possibile erogare il compenso extra. E così il dirigente del dipartimento Ambiente, Giovanni Arnone, ha dovuto mettere per iscritto nelle premesse del bando che, «appurata l’esiguità di personale in organico e visto che nessuno ha risposto all’atto di interpello, c’è la necessità di assumere un esterno».
Che dovrà avere comprovata esperienza in gestione di progetti comunitari, in particolare quelli denominati Life+. Dovrà anche avere una laurea in scienze naturali, scienze forestali (vecchio ordinamento) o laurea specialistica equiparata. Si tratta delle competenze che l’assessorato non ha trovato alla Regione. Anche se poi nella commissione aggiudicatrice sono finiti una biologa, un botanico e un ingegnere. La domanda va inviata entro il 19 aprile. Il vincitore avrà un contratto da 150 mila euro lordi (rimborsi per le missioni da pagare a parte) e un lavoro fino al 30 giugno 2016. E dovrà soprattutto salvare la Zelkova, che in effetti è qualcosa di raro: «È una pianta antichissima - spiega Arnone - di cui si hanno le prime tracce diverse migliaia di anni fa. Oggi, in tutta l’area Mediterranea, si trova soltanto in una zona del Siracusano e in Armenia. È una specie di ”fossile vivente”, tanto importante da vedere protagonisti del progetto anche Legambiente e l’Università». Arnone precisa che «non è bello dover fare ricorso a un manager esterno per questo progetto. Tuttavia così si dà anche una chance a qualche giovane di belle speranze».