PALERMO. Sono numerose le reazioni dal mondo politico e sindacale alle dimissioni del sindaco di Palermo Diego Cammarata, che oggi ha lasciato l'incarico dopo due mandati consecutivi alla guida del governo cittadino.
Per il capogruppo del Pd all'Ars, ANTONELLO CRACOLICI: "Cammarata, come comandante della 'Concordia', scappa dalla nave che affonda. Il sindaco ha distrutto questa città e sta lasciando solo macerie; non è una metafora: basta andare a Palazzo delle Aquile e vedere in quale stato di abbandono è ridotto, per rendersi conto del degrado in cui siamo sprofondati".
Secondo ITALIA DEI VALORI: "Dopo anni di barbarie e dopo i brogli elettorali del 2007, Diego Cammarata lascia palazzo delle Aquile per mettersi al riparo dai molti guasti prodotti. In questi anni ha sgovernato il capoluogo siciliano con clientele, favoritismi di ogni genere e sprechi anche nei Paesi arabi del golfo, mandando in fallimento l'amministrazione comunale e le aziende".
Per l'europarlamentare del Pd RITA BORSELLINO, candidata a sindaco di Palermo, "la parabola del centrodestra palermitano si è conclusa nel modo più vigliacco. Cammarata si è dimesso per non affrontare l'enorme buco di bilancio creato con la sua amministrazione fallimentare. Per salvare il Comune, noi palermitani saremo costretti nei prossimi mesi a pagare un conto salatissimo e a sostenere sacrifici enormi. Altro che amore per la città".
Il segretario della Camera del lavoro, MAURIZIO CALÀ, parla di un sindaco che "non c'era più da tempo. Cammarata lascia per un calcolo di tipo elettorale, a qualche mese dalle elezioni, tutte le grandi partite e le tragedie di Palermo aperte". Per il consigliere comunale NADIA SPALLITTA (Sel), "le dimissioni 'strategiche' di Cammarata, rappresentano l'atto finale di politiche fallimentari e della cattiva gestione della città. Cammarata e la sua giunta - anche se non sono gli unici responsabili - lasciano Palermo in una condizione di abbandono e di degrado, con problemi difficilmente risolvibili, con un bilancio in dissesto, le aziende in liquidazione e sull'orlo del collasso".
Per l'ex vicesindaco MARIANNA CARONIA (Pid), le dimissioni sono "una notizia che la città attendeva da tempo e che giunge certamente tardiva. Con le dimissioni di Diego Cammarata si chiude un periodo buio per la città, che è stata abbandonata al suo destino".
"Le dimissioni di Cammarata impongono un’attenta riflessione sulla figura che dovrà traghettare il Comune di Palermo fino alle elezioni”. Queste le parole di ALESSANDRO ARICÒ: “Il commissario che sarà nominato dalla giunta regionale dovrà essere di alto profilo etico e professionale ed avere un’attenzione prioritaria ai conti del Comune, scongiurando il dissesto che oggi rappresenta un pericolo reale. Inoltre bisogna evitare nuovi aumenti dei tributi a danno dei cittadini e il rischio di penalizzazioni o peggio licenziamenti dei dipendenti delle aziende comunali. Il commissario dovrà avvalersi della collaborazione del personale del Comune valorizzandolo sulla base di criteri meritocratici, per creare una sinergia con la dirigenza che getti le basi di un rilancio di Palermo in attesa della nuova amministrazione”.
5 Commenti
RITA
16/01/2012 19:08
il sindaco si è dimesso? ma perchè Palermo ha avuto un sindaco ? ma dove è stato per dieci anni?
GIUPPY62
16/01/2012 20:15
per dire quello che ha detto ci vuole proprio a facci chi caddri
lufang
16/01/2012 21:02
mi auguro che per almeno 10 anni un commissario straordinario possa gestire il comune di Palermo visto che, non esiste una espressione politica degna di poter gestire bene la cosa pubblica.
alert
16/01/2012 21:07
Il dott. Grasso è l'unica speranza per dare luce e legalità a questa citta vilipesa ed offesa da oltre 60 anni ... Che vergogna ricordare i sindaci che si sono alternati alla guida della città alcuni dei quali spacciatamente negavano l'esistenza della mafia.
Antonino Viviano
16/01/2012 23:30
Non ho mai conosciuto un sindaco così incapace e così ipocrita nel rilasciare certe dichiarazioni