ROMA. "Se non si ha il coraggio di affrontare la realtà per quella che è allora il Paese non uscirà dalla crisi". Così il presidente del Senato, Renato Schifani, riferendosi ai sindacati che intendono riaprire la questione delle pensioni. "Tutti - aggiunge - sono chiamati a fare la propria parte per realizzare le riforme".
"L'ITALIA DARA' IL MASSIMO PER USCIRNE". "Sono fiducioso e certo che l'Italia riuscirà a mettere in campo il massimo dei propri valori per poter superare questi momenti difficili". Ha detto il presidente del Senato dopo la visita al reparto di oncologia pediatrica dell'ospedale Umberto I di Roma, a cui ha portato il ricavo del concerto di Natale del Senato. Schifani ribadisce quanto già aveva detto ai soldati italiani in Libano e sostiene che "il Paese è comunque già unito e va ricostruito nel senso di una maggiore coesione".
"La grande unità e la grande coesione - sottolinea Schifani - è quello che abbiamo sempre auspicato, quello che si è realizzato e spero si realizzerà anche nel 2012. "Siamo chiamati a grandi appuntamenti e anche a grandi sacrifici ed un gran senso di responsabilità".
"PRIVATIZZAZIONI A TUTTO CAMPO". "Ho già ribadito che occorre avviare un grosso processo di liberalizzazioni, ma a tutto campo, mai guardando solamente a singoli settori". Ha concluso Schifani riferendosi alla cosiddetta fase 2 dell'azione di Governo, che dovrebbe contenere, tra l'altro, misure per la crescita. "Dobbiamo liberalizzare - sostiene Schifani - sui servizi pubblici locali, sui trasporti, anche sulle grandi produzioni farmaceutiche". "Ma mai singoli settori soltanto in maniera tale che nessuno si senta colpevolizzato", ha concluso il presidente del Senato.