Martedì 30 Aprile 2024

Lombardo: "Sono per andare avanti"

PALERMO. «Mi aspetto che le forze politiche siano meno influenzabili da una vicenda che adesso si presenta in modo molto diverso»: è l’avviso ai naviganti che Raffaele Lombardo invia all’indomani dell’alleggerimento della sua posizione giudiziaria. Ci sarà un processo, il 14 dicembre, ma non per reati di mafia: verrà contestato un reato elettorale, voto di scambio.
Lombardo si mostra più sollevato senza nascondere però di essere ancora irritato per l’iter della sua vicenda: «Dimostrerò, stavolta nelle sedi competenti, che i fatti che mi vengono contestati non hanno fondamento. Nelle carte non c’è un solo rilievo, favore, appalto o inciucio che mi vede protagonista di qualche scambio. Sono assolutamente sereno».
A caldo, mercoledì, lo ha chiamato Gianfranco Fini. «Il presidente della Camera aveva detto che in certi casi bisogna fare un passo indietro. Ora si è fatto portavoce di chi pensa che la cosa sia molto diversa da come i giornali l’hanno presentata» rivela Lombardo aggiungendo di aver ricevuto telefonate anche da esponenti del Pdl. Poi il presidente cede alla tentazione di ironizzare su Berlusconi: «Un mio amico mi ha suggerito di non presentarmi al processo e di dire che ho un incontro a Bruxelles con Barroso».
È un Lombardo che vuol far sapere di avere ripreso saldamente le redini della Regione «anche se il peso che ho sopportato non è stato leggero, soprattutto all’inizio». Al Pd, che invoca dimissioni anticipate per suggellare l’alleanza col timbro delle urne, fa sapere che «sono per andare avanti. Certo, se i sondaggi mi dicessero che siamo al 70% e che la vittoria è certa, sarei un pazzo a non dare la possibilità a questa esperienza di proseguire per altri cinque anni». Ma non è così. E Lombardo sa che la partita della successione si è già aperta. Per questo evita di fare la prima mossa: «Candidarmi? Le mie scelte prescindevano e prescinderanno dalla vicenda giudiziaria. La mia poltrona è molto scomoda, potrei cedere il testimone». La sua strategia però non dipende più dagli alleati. Altro avviso al Pd, che lunedì decide sull’alleanza: «Dubito che prendano una decisione definitiva, non lo fanno mai».
Nel Pd è Beppe Lumia a scuotere il partito: «Cambiata la questione giudiziaria, il problema adesso è politico. Ci sono tutte le condizioni perchè in modo unitario chiudiamo un’alleanza strategica col terzo polo per vincere Amministrative e Regionali». L’asse fra l’area Cracolici-Lumia e l’area Innovazioni (Papania-Genovese) sta rafforzando la linea Lupo. Per Lumia alla Regione «ora bisogna andare avanti per varare le riforme». Ma l’area ostile a Lombardo non molla. Oggi a Enna ci sarà una riunione fra Mattarella, Crisafulli, Burtone, Russo e Capodicasa per preparare la strategia da tenere alla riunione di lunedì. Sarà riproposto il referendum, annuncia Enzo Bianco: «Lombardo è stato rinviato a giudizio per fatti che vedono coinvolta gente incriminata per reati gravissimi, che hanno a che fare con la mafia. Mi chiedo come faccia il mio partito a sostenere una giunta che non dà risultati soddisfacenti ed è guidata da una persona che intrattiene rapporti con persone dalle quale bisognerebbe stare lontani». La battaglia si sposta ora sulle Amministrative dove quest’area inizierà a sostenere Davide Faraone a Palermo malgrado il partito muova in direzione diversa.

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