PALERMO. «Non esistono in atto i presupposti per la ripresa delle trattative»: è la parte principale di una lettera con cui la Ragioneria generale ha comunicato all’Aran che non ci sono i soldi per procedere ai rinnovi del contratto dei dipendenti regionali e dei dirigenti. Ricevuta la nota, il presidente dell’Aran, Girolamo Di Vita ha informato i sindacato del «rinvio a data da destinarsi» degli incontri già fissati per mercoledì e per oggi. La trattativa, in pratica, si è fermata.
I dipendenti attendono il rinnovo del contratto per il biennio 2008/2009: già incassati 40 euro al mese per la vacanza contrattuale, i funzionari avrebbero un ulteriore aumento di 50 euro. I dirigenti attendono invece anche il biennio 2006/2007. Per gli anni successivi i rinnovi sarebbero comunque bloccati per legge e sempre per motivi di bilancio. Ma anche solo per recuperare i rinnovi ancora possibili servirebbero almeno 80 milioni, che la Regione non ha.
Ricevuta la notizia, i sindacati hanno annunciato battaglia. Per Gigi Caracausi e Angelo Fullone della Cisl Fp «il presidente dell’Aran dovrebbe dimettersi e il governo dovrebbe intervenire. La giunta aveva dato direttive per procedere ai rinnovi». Il Cobas/Codir ha annunciato iniziative «per spiegare i veri sprechi del governo Lombardo».