PALERMO. L'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao, ha emanato il decreto per il riassetto delle società a totale o prevalente partecipazione regionale, che sono ridotte a 14. Si tratta di una raccolta delle regole speciali alle quali debbono soggiacere le società regionali.
Per quanto riguarda i compensi, il decreto richiama la riduzione al tetto dei 50 mila euro per ciascun componente degli organi di amministrazione e di 25 mila euro per chi fa parte degli organi di vigilanza e controllo e dei comitati di sorveglianza. "Si volta pagina, disboscando un settore che sembrava pietrificato - afferma Armao -. Abbiamo non solo anticipato le manovre statali di stabilità: col decreto diamo un quadro articolato delle regole. Penso sia necessario, tuttavia, proporre una riduzione ulteriore che consenta un contenimento ancor più drastico dei costi già con la prossima finanziaria".
Per i relativi adempimenti organizzativi e funzionali le società dovranno - entro 90 giorni, compatibilmente con eventuali patti parasociali sottoscritti con altri soci minoritari - adeguare i propri statuti alla normativa vigente nonché ad alcune specifiche disposizioni. Tra queste, prevedere quale giusta causa di revoca dei componenti degli organi di controllo anche il mancato assolvimento degli adempimenti stabiliti per legge e delle indicazioni fornite da parte della Regione; soppressione della carica di vicepresidente (ove prevista); previsione del divieto di corrispondere gettoni di presenza ai componenti degli organi sociali; inserimento di clausole che prevedano l'adozione del Codice antimafia; la previsione che gli amministratori delle società che per più di tre esercizi finanziari hanno registrato peggioramento dei conti per ragioni riferibili a non necessitate scelte gestionali, decadano dalla carica.
Società regionali ridotte a 14 Tagli per i compensi degli amministratori
Emanato il decreto per il riassetto delle aziende a totale o prevalente partecipazione della Regione. Per gli adempimenti organizzativi e funzionali ci saranno 90 giorni per mettere in regola i propri statuti con la normativa
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