Sabato 27 Aprile 2024

Processi di mafia a rischio, arriva il decreto del governo

Roma. Via libera all'unanimità del Consiglio dei ministri al decreto legge presentato da ministro della Giustizia Angelino Alfano per evitare la scarcerazione di boss e mafiosi a seguito della recente sentenza della Cassazione che ha attribuito alle Corti di Assise, anziché ai Tribunali, la competenza a giudicarli in caso di reati pluriaggravati. Lo riferiscono fonti di governo.
l problema ruota attorno a un effetto “paradosso” - il rischio di scarcerazione di boss mafiosi - prodotto dalla legge “ex Cirielli” che nel 2005 ha inasprito le pene per capimafia, promotori, affiliati e concorrenti di associazioni mafiose "armate". Con le aggravanti le pene possono arrivare a 30 anni e dunque - come ha stabilito nei giorni scorsi la Cassazione - la competenza spetta alle Corti di Assise anziché ai Tribunali. Con questo decreto il ministro Alfano fa passare una sorta di 'sanatoria' per rimediare a quello che definisce l"altrui errore", commesso da magistrati che in cinque anni non si sarebbero accorti che i processi per associazione a delinquere aggravata dovevano essere inviati in Corte d'assise e non in Tribunale.

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