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Architettura, il presidente dell’ordine siciliano: coniugare etica ed estetica

TAORMINA. Si è chiuso a Taormina il V congresso regionale degli architetti, che ha discusso l'attivazione di un percorso di riqualificazione urbana sostenibile che coinvolga le città siciliane. Ai lavori ha preso parte anche il presidente del consiglio nazionale degli architetti, Leopoldo Freyrie, che ha invitato l'intera categoria a impegnarsi per due obiettivi: far sì che la sostenibilità ambientale - bioarchitettura e riuso, riqualificazione urbana sostenibile - divenga un valore condiviso e ispiri il lavoro degli architetti e degli urbanisti; far sì che la legalità, da Milano a Palermo, restituisca al Paese regole certe e condivise. "Gli architetti - ha detto Freyrie - devono sapere unire etica ed estetica". "Emerge forte la necessità - ha aggiunto Giuseppe Falzea, presidente dell'Ordine di Messina - di orientare gli sforzi della categoria verso i grandi temi della riqualificazione urbana sostenibile. La rigenerazione delle nostre città passa dall'agevolazione dei programmi di sostituzione edilizia con premialità volumetrica e semplificazioni amministrative, aumentando la densità nelle aree urbane per liberare spazi da destinare ai servizi dei cittadini". Lorenzo Bellicini, direttore Cresme, ha illustrato la ricerca "Città, mercato e rigenerazione 2012", sostenendo che "é evidente che siamo di fronte ad una situazione di profonda riduzione dei potenziali di mercato: abbiamo perso il 25% degli investimenti totali del 2011, sul picco del 2006, e non del 2012 dove entriamo in grave recessione e i segnali non sono più positivi. Ed ancora, abbiamo perso il 50% del mercato delle nuove costruzioni residenziali, il 35% del non residenziale, il 35% delle opere pubbliche, riduzione importante nei primi sei mesi del 2012. Il mercato immobiliare con una caduta del 20% su una flessione già del 32%". "Pensando alla Sicilia, non può sfuggire - ha concluso - il progetto di Mario Cucinella per Catania, primo esempio di un percorso di riqualificazione che a breve potrebbe diventare un interessante laboratorio ed entrare tra gli esempi nazionali di riuso". "Catania potrebbe diventare un laboratorio molto significativo per la Sicilia, esempio già dall'autunno di riqualificazione - afferma Cucinella, architetto e autore, tra gli altri, del progetto che vedrà il restyling di corso Martiri nella città etnea - Oggi l'unica soluzione è riqualificare queste aree degradate, una sorta di effetto domino che cadrebbe anche sulle città vicine".

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