ROMA. Costruire una Rete delle Donne dell’Olio del Mediterraneo con l’obiettivo di diffondere tra le nuove generazioni l’educazione alimentare nei Paesi del Mediterraneo e assegnare all’olio di oliva un ruolo chiave come alimento principe di un corretto modello di alimentazione. E’ la proposta dell’associazione italiana «Pandolea - Donne dell’Olio», invitata alla 105esima sessione del Consiglio dei Membri del Coi (Consiglio Oleicolo Internazionale), che si è tenuta presso la sede della Fao. La sessione, precisa una nota, impegnerà i rappresentanti dei Paesi membri (Algeria, Giordania, Libia, Marocco, Palestina, Tunisia, Unione Europea (con i suoi 28 stati membri) e dei Paesi associati (Argentina, Iran, Israele, Libano, Montenegro, Turqia, Uruguay) fino a venerdì. «L'olio di oliva è uno dei pilastri - ha sottolineato la presidente di Pandolea Loriana Abbruzzetti - della tradizione gastronomica mediterranea e della alimentazione nutraceutica, chiave di volta per le tendenze alimentari del prossimo futuro. Il primo passo di questo futuro nuovo network di donne potrebbe essere la promozione nella stessa settimana dell’anno (per esempio nel mese di marzo 2018) di attività con gli studenti delle scuole dei vari Paesi partendo dalle esperienze già realizzate in Italia da Pandolea che dal 2003 a oggi ha coinvolto 25 mila studenti». Pandolea ha presentato un Manifesto in otto punti «per avvicinare i ragazzi alla conoscenza dell’olio extravergine di oliva e per aumentare la consapevolezza alimentare di coloro che saranno i consumatori attivi di domani».