Nel matrimonio fra Fiat e Crhysler dagli Usa é arrivata in dote anche Jeep, fortunato marchio americano da 70 anni sinonimo di potenza, sicurezza spaziosità e libertà. Pur amato e comprato nella sua diffusione in Europa risentiva però della troppa caratterizzazione off road e della spartaneità propria di questo tipo di veicoli. Presentato in questi giorni a Sciacca ai giornalisti europei e testato sulle strade siciliane, il nuovo Grand Cherokee, ammiraglia di casa Jeep, prodotto negli Usa (Detroit) , ma adesso con evidenti interventi torinesi specie su interni e finiture, punta ad affermarsi nel segmento dei Large Suv Premium dove sono per lo più i tedeschi a farla da padroni. Quindi meno connotazione fuoristradistica e più vettura comoda, spaziosa, guidabile e con
motorizzazioni più italiane (vedi il diesel della VM di Cento, perfetto per il nostro mercato). La nuova generazione si distingue per la griglia a sette feritoie (diversa per ogni versione) più bassa, fari più sottili, fascione inferiore rialzato così come i fendinebbia. Nella coda nuovi gruppi ottici con illuminazione a Led e portellone posteriore rimodellato, ad azionamento elettrico con spoiler sopra il lunotto. Molta cura per l’abitacolo con materiali raffinati quali pelle naturale e legni pregiati e un volante a tre razze. L’infotainment propone il sistema di navigazione satellitare con schermo touchscreen da 8,4” e un quadro strumenti con schermo da 7” personalizzabile dal guidatore. Come motorizzazioni Jeep Grand Cherokee offre un turbodiesel 3.0 litri V6 ad iniezione diretta elettronica Common Rail dotato di tecnologia Multijet II. Potenza 250 cv. 570 Nm. a 2000 giri/min. e consumi di 7,5 l/100 km (ciclo combinato) e 198 g/km di CO2. Ci sono poi i propulsori benzina V6 Pentastar da 3.6 litri, 286 cv. 347 Nm a 4.300 giri/min. e consumi di 10,4 l/100 km (ciclo combinato) e 244 g/km di CO2. Il V8 da 5.7 litri (disponibili esclusivamente sulla versione Summit) 352 cv. 520 Nm a 4.200 giri/min. e consumi di 13 l/100 km (ciclo combinato) e 304 g/km di CO2 e il V8 HEMI da 6.4 litri (solo sulla versione SRT) 468 cv. 624 Nm a 4.100 giri/min. e consumi di 14 l/100 km (ciclo combinato) e 327 g/km di CO2. Particolarmente apprezzato il nuovo cambio automatico a otto rapporti (ZF) di serie che offre consumi più efficienti ed emissioni ridotte a fronte di un miglioramento delle prestazioni e del piacere di guida con cambiate veloci e fluide. Sono sempre di serie il sistema Eco Mode che ottimizza la configurazione vettura per contenere i consumi e il Select Terrain, che origina settaggi per affrontare al meglio i diversi tipi di fondo stradale. Secondo gli allestimenti ci sono poi le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico, nuovi sistemi d'infotainment e assistenza alla guida nonché più tipi di trazione e sospensioni pneumatiche. Fra le dotazione di sicurezza anche il nuovo Adaptive Cruise Control con Stop, il sistema Forward Collision Warning con Crash Mitigation e il Selec-Speed Control. Disponibile anche un pacchetto Off-Road rivolto agli irriducibili del fuoristrada che comprende anche la gestione della velocità sia in discesa sia in salita attraverso i paddles per azionare manualmente il cambio automatico. Quattro gli allestimenti (non ci sarà più il Laredo): Limited, Overland, SRT
e il top di gamma Summit. La nuova Grand Cherokee sarà commercializzata in Italia dal mese di luglio con prezzi (ancora da definire) che dovrebbero partire da circa 56 mila euro per la turbodiesel 3.0 Limited.
Jeep Grand Cherokee dalla Sicilia alla conquista dell'Europa
Presentato in questi giorni a Sciacca ai giornalisti europei e testato sulle strade siciliane, punta ad affermarsi nel segmento dei Large Suv Premium dove sono per lo più i tedeschi a farla da padroni
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