
«La sospensione parziale dei dazi statunitensi per 90 giorni è un segnale e una porta aperta al negoziato. Ma questa pausa resta fragile», lo scrive il presidente francese Emmanuel Macron su X. «Con la Commissione e nell’unità europea, il nostro obiettivo resta semplice: negoziare per eliminare queste tariffe ingiuste e ottenere un accordo equilibrato, senza asimmetrie. Insieme alla Commissione Ue dobbiamo essere forti: l’Europa deve continuare a lavorare su tutte le contromisure necessarie e mobilitare tutte le leve disponibili per proteggersi, anche per evitare che i flussi
provenienti dai Paesi terzi perturbino il nostro mercato"
«Fragile, perché i dazi del 25% su acciaio, alluminio e automobili e quelli del 10% su tutti gli altri prodotti sono ancora in vigore. Rappresentano 52 miliardi di euro per l’Unione Europea!. Fragile, perché questa pausa di 90 giorni significa 90 giorni di incertezza per tutte le nostre attività, su entrambe le sponde dell’Atlantico e oltre», spiega Macron.
«La Francia è pronta. Anche l’Europa deve esserlo. Restiamo lucidi, uniti e difendiamo con fermezza i nostri interessi. Proprio ieri ero con imprenditori e industriali molto preoccupati. I dazi americani colpiscono le loro aziende dritto al cuore. Abbiamo ragione a lottare: qui sono in gioco i posti di lavoro e le vite dei nostri territori - conclude -. Insieme agli europei faremo tutto per proteggere le nostre imprese e i nostri settori, tutto per affermare la nostra sovranità economica, tutto per garantire il futuro dei nostri posti di lavoro».
2 Commenti
Dioniso
11/04/2025 08:25
Menomale che ci sono i francesi, gente con la spina dorsale dritta.
Fiat 1300
11/04/2025 12:15
I francesi con la spina dorsale dritta! Come durante la repubblica di Vichy?
Giovanni
11/04/2025 21:32
È irnico giusto?.perché questo tizio che non ha più consensi elettorali continua a governare e ha mandato 35000 uomini in Romania per poi dpostarli in ucraini e farli morire...in più ci esporrà ad una guerra certa
Fiat 1300
12/04/2025 06:32
@Giovanni. Certo, il sig. Macron fa parte della schiera degli "armiamoci e partite"! Troppo facile e troppo comodo!
Clif
13/04/2025 07:52
I dazi sono un'imposta diretta voluta da Trump a tutti i paesi che graverà sui prodotti importati dall'estero con lo scopo di renderli più costosi rispetto ai prodotti nazionali. Trump asserisce in particolare, che l'Europa ha rubato 80 anni di protezionismo con costi di miliardi di dollari a spese Usa e da qui, l'applicazione della ulteriore tassazione sui prodotti UE per ricompensare in parte quelle perdite. Anche l'iva sui prodotti importati e mostrati nel cartello dal presidente, sono un'ulteriore disavanzo commerciale applicati dall'UE nei confronti degli Usa che gravano per 234 miliardi di dollari. Ma ciò non è totalmente vero, perché l'iva rispetto ai dazi, è un'imposta fissa che si applica pure sui prodotti nazionali americani. La missione che avverrà il prossimo 17 aprile è stata affidata alla nostra premier unica a poter trattare perché figura di spicco è molto vicina all'establishment Usa. L'Italia è stato l'unico grande paese alleato agli Usa che non s'è mai schierato contro, né con dichiarazioni bellicose né con eventuali ritorsioni, perché ha sempre previlegiato la prudenza e non certo l'inutile scontro fraticida sui dazi proprio contro un paese alleato che tanto ha dato all'Italia. La trattativa è in sintonia con la presidente Von Der Leyen, si cercherà con un' accordo, un'intesa tra i due continenti proponendo i dazi "zero su zero". Monsieur le president questo lo sa già, a che serve quindi dichiarare bellicosamente a priori, di prepararsi ad un muro contro muro con gli Usa, plaudendo invece la missione in Cina del premier spagnolo Sanchez. Ricordo che alla Cina, gli Usa non hanno sospeso i dazi per 90 GG come fatto per tutti gli altri paesi del mondo, che restano applicati al 145%. Un'altro tema che sarà affrontato dalla nostra premier è il famigerato dossier greendeal, trattativa finalizzata a scegliere nuove strade ecologiche da evitare la sottomissione dell'economia europea al dominio cinese in quanto quest'ultimi, sono detentori delle materie prime per la costruzione delle costosissime batterie essenziali per la trazione dei veicoli elettrici. Una componente essenziale è il litio che ricarica la batteria velocemente. La Cina risulta essere la prima potenza al mondo che produce per l'appunto l'energia vitale della ricarica l'idrossido di litio.