
Il Parlamento ungherese ha approvato la legge che vieta il Budapest Pride e consente alle autorità di utilizzare un software di riconoscimento facciale per identificare i partecipanti. Lo riferiscono media locali. Sulla legge hanno votato a favore i due partiti che formano la coalizione di governo, Fidesz del premier Viktor Orban, e il Kdnp.
Il provvedimento introduce il reato di organizzazione e partecipazione a eventi che violano la «legge sulla protezione dei minori», valsa a Budapest il deferimento davanti alla Corte di giustizia dell’Ue, che vieta di mostrare ai minori qualsiasi contenuto, nei media e nelle scuole, che ritragga o promuova l'omosessualità o il cambio di sesso. Il provvedimento approvato oggi prevede anche delle multe per organizzatori e partecipanti al Pride.
Durante la sessione parlamentare odierna, sono stati lanciati dei fumogeni dai banchi di opposizione.
Un gruppo di eurodeputati che rappresentano la maggioranza del Parlamento europeo (Ppe, S&D, Renew, Verdi, Sinistra) hanno condannato la decisione del governo ungherese di limitare il diritto di riunione e di vietare il Budapest Pride. «Questo tentativo di reprimere le assemblee pacifiche è un’innegabile violazione dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti dell’Ue e dei valori che uniscono la nostra Unione, nonché della Convenzione europea dei diritti dell’uomo», dichiarano in una nota, definendo la decisione di Budapest «un regresso particolarmente spaventoso».
«Non si tratta di un incidente isolato» osservano gli europarlamentari, che accusano il governo ungherese di aver portato il Paese a un punto in cui «non è più una piena democrazia». Gli europarlamentari chiedono agli Stati membri di applicare l’articolo 7 dei Trattati europei che prevede la sospensione di alcuni diritti di adesione dello Stato membro interessato, tra cui il diritto di voto, qualora abbia commesso gravi e persistenti violazioni dei valori dell’Ue. «È giunto il momento di smettere di temporeggiare» avvertono gli eurodeputati che chiedono anche alla Commissione di «valutare con urgenza se questa legge viola i Trattati Ue e di avviare procedure di infrazione». «Le regole della condizionalità di bilancio - aggiungono - dovrebbero essere applicate anche per proteggere i fondi dell’Ue da un uso che viola i diritti degli europei, della società civile e dei gruppi vulnerabili».
4 Commenti
Augusto Marinelli
20/03/2025 15:01
Da anni l'Ungheria di Orbàn usa i miliardi che riceve dall'Unione Europea per opporsi alla politica dell'Unione Europea. Sarebbe ora di smetterla di finanziarlo per permettergli di fare gli interessi del governo di Mosca.
Fiat 1300
20/03/2025 17:47
Capisco che assumere posizioni dissenzienti rispetto alla maggioranza possa dare fastidio a taluni, ma se si è scelto il metodo democratico...questo è. Con buona pace dei "taluni".
Guttadauro
21/03/2025 08:39
Parliamo di Orban. Se queste sono le vittorie dei sovranisti nel mondo...possiamo stare tranquilli. Fiat stai sereno, in Italia si farà!
Jago
20/03/2025 15:32
È il mondo esterno all'Ungheria a gridare allo scandalo e a tutte le "nefandezze" di Orban a quanto pare la sua posizione è ben solida , è stato eletto e rieletto più volte, non come Trump, anche lui additato dal mondo esterno degli States, tutte grida inutili Ungheresi e Americani li hanno eletti e voluti, vogliamo parlare della Meloni?
Fiat 1300
20/03/2025 15:35
Ottima decisione. Bravo Viktor. Speriamo anche in Italia!
Napalm
21/03/2025 11:42
Come mai l'Ungheria non viene buttata fuori dalla comunità europea? Forse la paura che presti il suo territorio per basi russi fa 90 solo così si spiega la tolleranza nei confronti del sovranista al potere