
«Vedremo se avremo qualcosa da annunciare». Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che ha intenzione di parlare con il suo omologo russo Vladimir Putin domani, martedì 18 marzo, per discutere di come porre fine alla guerra della Russia in Ucraina. Lo ha detto ai giornalisti a bordo dell’Air Force One, precisando che stava già discutendo di dividere «certi beni» tra Russia e Ucraina.
«Penso che parleremo di terra... parleremo di centrali elettriche», ha detto Trump a bordo dell’Air Force One ai giornalisti annunciando un colloquio per domani con il presidente russo Vladimir Putin per parlare della fine della guerra. «Penso che ne abbiamo già discusso molto da entrambe le parti, Ucraina e Russia - ha aggiunto - ne stiamo già parlando, della divisione di alcuni beni».
Attacco areo russo contro Kiev
Un attacco aereo è stato lanciato dalla Russia contro la capitale ucraina Kiev. Lo riferisce il sindaco della città.
La risposta ucraina in Astrakhan
Le forze armate ucraine hanno attuato un massiccio attacco notturno con droni contro diverse infrastrutture della regione russa di Astrakhan, tra cui un grande complesso di carburante ed energia. L’attacco ha causato un incendio, una persona è rimasta ferita e gli impianti dove erano presenti dei lavoratori sono stati evacuati, secondo quanto dichiarato dal governatore della regione, Igor Babushkin. Lo riferisce l’agenzia Tass. «Questa notte, le forze armate ucraine hanno tentato nuovamente un massiccio attacco con droni alle strutture situate nella regione, compreso il complesso del carburante e dell’energia. I turni di lavoro sono stati evacuati in anticipo. La guerra elettronica e i sistemi di difesa aerea funzionavano normalmente. Quando il relitto dell’Uav è caduto sul territorio della struttura, è scoppiato un incendio. Durante l’attacco, una persona è rimasta ferita», ha scritto il governatore sul suo canale Telegram. Babushkin ha precisato che il ferito è stato trasportato in ospedale e ha assicurato, infine, che la situazione è ora sotto controllo grazie all’intervento dei servizi di emergenza.
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