«Stamane la nostra ambasciatrice a Teheran è andata al ministero degli Esteri iraniano, ha incontrato il viceministro degli Esteri, il quale ha detto che ancora non è stato formulato il capo di imputazione, e appena la giustizia iraniana la comunicherà agli Esteri verrà detto per quali motivi è stata arrestata». Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a Zona Bianca ieri su Rete 4 sul caso di Cecilia Sala.
«I tempi sono quelli che sono, ma abbiamo notato una certa disponibilità soprattutto per quello che riguarda il trattamento di Cecilia. Il dialogo è aperto. Stiamo lavorando per riportarla a casa il prima possibile», ha aggiunto. «Non sono ipotizzabili» tempi di rilascio per Cecilia Sala, «la trattativa è molto delicata, non è facile. Noi facciamo tutto il possibile affinché i tempi siano brevi, però non dipende da noi. La situazione è abbastanza complicata, ecco perché abbiamo chiesto a tutti quanti il massimo riserbo, di non enfatizzare la situazione e di lasciare lavorare chi in questo momento è operativo, la nostra ambasciata e il nostro consolato, perché possa svolgere in modo migliore la propria attività a favore di Cecilia Sala» ha proseguito il ministro degli Esteri.
Riguardo alla condizioni della giornalista, Tajani ha ricordato che «l’altro giorno la nostra ambasciatrice l’ha visitata in carcere, le condizioni di salute sono buone, certamente è preoccupata per la detenzione e spera di uscire quanto prima, ma è una ragazza forte, è una giornalista esperta, è stata confortata dall’ambasciatrice e comunque ha visto che è in cella da sola».
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