Giovedì 21 Novembre 2024

Trump e la vittoria al fianco di Elon Musk: Mr X ora avrà un ruolo nel governo

Elon Musk saluta la bandiera americana in una foto postata sul suo profilo X. ''It is morning in America again'', scrive nel post.X/ ELON MUSK+++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++

«Quel gran genio del mio amico»: appena eletto, Donald Trump ha così definito Elon Musk. E la scommessa del capo di Tesla e X sulla vittoria dell’ex tycoon alle presidenziali americane ha pagato. Ora si prepara a diventare un potente consigliere politico e d’affari del neo presidente: si apre così una nuova era per Musk, che peraltro è già la persona più ricca del mondo con un patrimonio di 260 miliardi di dollari. Il ruolo a lui promesso a capo di un nuovo Dipartimento per l’Efficienza del Governo - che ha soprannominato Doge in riferimento al gettone meme che promuove su X - darà al miliardario ampi poteri per operare tagli profondi a quella che considera una «vasta burocrazia federale». E non solo, Musk punterà a sostenere la deregolamentazione e di influenzare la politica degli Stati Uniti in materia di intelligenza artificiale, esplorazione spaziale e veicoli elettrici. Ieri, all’inizio dello spoglio, Musk ha postato una foto di se stesso mentre trasporta un lavandino nello Studio Ovale, un riferimento insolito a una foto simile che ha twittato quando è entrato in X poco prima di acquisire la piattaforma di social media per 44 miliardi di dollari nell’ottobre 2022. Un’altra foto lo ritraeva a colloquio con Trump a un party della notte elettorale a Mar-a-Lago in Florida con la didascalia: «Il futuro sarà così» con l’emoji del fuoco. Come ricorda FT, Musk - un sedicente «assolutista della libertà di parola» che ha dichiarato di aver votato in precedenza per Joe Biden, Hillary Clinton e Barack Obama - si è spostato nettamente a destra negli ultimi anni. Si è allineato con la campagna di Trump su questioni come l’immigrazione e la regolamentazione, il disgusto per i media tradizionali e ciò che ha definito politica «woke». Ha poi appoggiato pubblicamente Trump poche ore dopo l’attentato il 13 luglio e ha costantemente impegnato tempo e risorse per la sua rielezione. Ha contribuito con più di 100 milioni di dollari all’America Pac, un’associazione filo-repubblicana, ha ospitato sale civiche in Stati chiave come la Pennsylvania. Da quegli investimenti Musk ha ottenuto un enorme ritorno, non solo per aver puntato sul candidato vincente ma anche perchè la sua società Tesla sta riportando in Borsa guadagni a due cifre. Il suo endorsement si è tradotto in una valanga di messaggi su X a favore di Trump: nell’arco di 24 ore, ieri, ha twittato quasi 200 volte, secondo un’analisi del Financial Times, registrando circa 955 milioni di visualizzazioni, dopo una media di oltre 100 post al giorno nel mese precedente il voto. Ieri sera, nel corso di un’intervista con il giornalista conservatore Tucker Carlson, Musk ha dichiarato: «La mia filosofia è che si gioca, si gioca per vincere, e non con mezze misure». I critici hanno sostenuto che Musk ha instillato anche pregiudizi negli algoritmi della piattaforma e ha amplificato le narrazioni di estrema destra e le teorie cospirative con prove scarse o nulle, riducendo al contempo le sue capacità di moderazione e di controllo dei fatti. Un’analisi del gruppo di fact-checking PolitiFact su 450 post di Musk nelle prime due settimane di ottobre ha rilevato una grande quantità di disinformazione, che ha ricevuto quasi 679 milioni di visualizzazioni e più di 5,3 milioni di like. Ma il suo appoggio alle elezioni ha ottenuto il plauso della cerchia ristretta di Trump e degli alleati i quali sostengono che il suo intervento straordinario ha rafforzato le voci repubblicane e portato trasparenza alla politica. Il capo di X potrebbe portare con sè alla Casa Bianca un cast di alleati della Silicon Valley, tra cui l’investitore tecnologico e podcaster David Sacks e Palmer Luckey, co-fondatore della start-up di tecnologia della difesa Anduril. La campagna presidenziale del 2024, dunque, è solo l’inizio delle ambizioni politiche di Elon Musk. Lo ha detto lui stesso parlando in streaming su X con migliaia di ascoltatori mentre volava a Mar-a-Lago per seguire i risultati delle elezioni, come riferisce il Washington Post.

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