Il peggior incubo di Israele da 330 giorni a questa parte è stato sintetizzato in un brevissimo video rilasciato dal Forum delle famiglie degli ostaggi che allude alla possibilità che alcune donne rapite e stuprate dai terroristi potrebbero essere rimaste incinte e addirittura avere partorito nei tunnel di Gaza. L’angosciante filmato di 20 secondi, bloccato dall’autorità regolatrice per tv e radio, ma pubblicato in piccola parte da Channel 12, mostra una galleria buia, grida strazianti femminili, un’immagine sfocata di una donna incinta, il pianto di un neonato, poi la scritta «sono passati più di 9 mesi».
Il Forum è intervenuto con il suo video dopo che, in un’accesa riunione del gabinetto di sicurezza, il premier Benyamin Netanyahu ha ottenuto l’approvazione di mappe che mostrano come Israele intenda mantenere le sue truppe nel Corridoio Filadelfia, tra Gaza e l’Egitto. Nonostante l’opposizione del capo di stato maggiore, del direttore del Mossad e del ministro della Difesa Yoav Gallant, che lo ha accusato di «condannare a morte gli ostaggi», essendo il ritiro da quella lingua di terra uno dei punti cruciali per far procedere l’accordo sul rilascio dei rapiti. «Che ogni cittadino israeliano sappia che se verrà sequestrato, il premier farà di tutto per mantenere il suo posto, anche a costo di lasciarlo morire nei tunnel di Hamas», ha dichiarato il Forum.
Al momento non si sa se il video sia un atto estremo di pressione nei confronti del primo ministro affinché abbandoni la sua posizione sul Corridoio Filadelfia o se i parenti abbiano elementi sulle presunte gravidanze o addirittura di nascite in cattività. Circostanza quest’ultima molto presente sui social in Israele, secondo cui a fornire le immagini al Forum potrebbe essere stata un’anonima fonte dell’intelligence con il fine di sbloccare la trattativa. Del resto nessuno ha dimenticato che a maggio è stato diffuso il filmato di 5 soldatesse rapite dalla base di Nahal Oz e nel video i terroristi si riferiscono alle donne come «sabaya», schiave del sesso.
Stasera in migliaia hanno protestato a Tel Aviv (nella foto), Gerusalemme e altre città israeliane per chiedere subito nuove elezioni. Un’iniziativa con bambini e adolescenti che domenica iniziano l’anno scolastico ricorda che alcuni di loro non hanno visto il ritorno dei loro cari da Gaza. Per altri bambini, quelli che vivono a Gaza, intanto è iniziata la campagna di vaccinazione contro la poliomielite dopo che nell’enclave è stato registrato il primo caso in 25 anni. La campagna è resa possibile da «pause umanitarie» di tre giorni accettate da Hamas e Israele. La campagna ha l’obiettivo di vaccinare 640.000 bambini.
Giovedì, il presidente dell’associazione israeliana dei medici ha ricordato a Oms e a Unicef che «i due fratellini Kfir e Ariel Bibas, di 1 e 5 anni, sono tra gli ostaggi». Nel caso fossero ancora in vita. A Gaza nel mentre sono proseguiti gli attacchi dell’Idf che in un aggiornamento parla di decine di terroristi uccisi negli ultimi giorni e diverse postazioni di Hamas distrutte. Sul fonte dell’operazione antiterrorismo in Cisgiordania invece, l’attività israeliana si è concentrata su Jenin e Hebron. Proprio da quest’ultima città venerdì sera sono partiti due terroristi con due diverse autobomba esplose nella zona dell’insediamento di Gush Etzion. I due aggressori sono stati uccisi dall’Idf. Hamas e Jihad hanno elogiato i due «martiri».
Nella mattinata di oggi (sabato 31 agosto) pesanti scontri a Jenin tra uomini armati palestinesi e truppe dell’esercito israeliano sono stati segnalati dai media di Ramallah e confermati dall’Idf. L’esercito ha aggiunto che dopo la conclusione dei raid a Tulkarem e Far’a, si sta concentrando principalmente sulla zona di Jenin. In quattro giorni di operazioni, ha detto il portavoce, almeno 30 uomini armati sono stati uccisi e altri 30 ricercati sono stati arrestati. L’Autorità palestinese ha messo in guardia Israele dalle gravi conseguenze dell’assedio in corso imposto agli ospedali della città.
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