Mentre a Kursk è continuata per il quarto giorno consecutivo la battaglia tra le truppe ucraine e quelle russe, che cercano di respingerle oltre confine, le forze di Kiev hanno lanciato una nuova sfida a Mosca, colpendo con droni kamikaze una base aerea nella regione di Lipetzk, a quasi 300 chilometri dalla frontiera. Ad affermarlo è lo stato maggiore ucraino, secondo il quale sono stati centrati depositi di munizioni usate da bombardieri tattici di stanza nell’aeroporto per i raid sull’Ucraina.
La parte russa non ha confermato il bombardamento sulla base, ma il ministero delle Emergenze ha detto che un incendio è scoppiato nell’aeroporto e il governatore ha proclamato lo stato d’emergenza, ordinando l’evacuazione di quattro villaggi. Le autorità locali parlano di nove persone ferite in un attacco di droni. Secondo il ministero della Difesa sono stati almeno 75 i velivoli senza pilota lanciati durante la notte tra giovedì e venerdì dalle forze ucraine su diverse regioni russe, compresa Lipetzk, e sette i droni marini verso le coste della Crimea, annessa alla Federazione Russa. Ma i comandi militari affermano che tutti sono stati intercettati.
Il ministero dell’Interno di Kiev denuncia invece un bombardamento russo, con un bilancio di 14 morti e 43 feriti, su un supermercato nella cittadina industriale di Kostiantynivka, nella regione di Donetsk, situata 13 chilometri dalla linea di contatto tra le forze ucraine e quelle russe, che da mesi sono all’offensiva in questo territorio. «La Russia sarà ritenuta responsabile di questo terrore e noi faremo di tutto per garantire che il mondo continui a stare al fianco dell’Ucraina», ha scritto in un messaggio su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky.
Il capo di Stato ucraino ha anche ringraziato i soldati al fronte auspicando che «questa guerra finisca il prima possibile con una pace giusta e duratura». Parole che sembrano confermare le opinioni di alcuni analisti secondo i quali l’obiettivo dell’avanzata a sorpresa nella regione russa di Kursk sarebbe quella di guadagnare migliori posizioni, e terreno da usare come moneta di scambio, per i futuri negoziati.
In queste ore Mosca sta facendo affluire verso il campo di battaglia colonne militari che, secondo quanto fatto sapere dal ministero della Difesa, trasportano armi pesanti, in particolare lanciarazzi multipli Grad, pezzi di artiglieria e carri armati. Le forze russe, grazie anche al fuoco dell’artiglieria e ai bombardamenti aerei, «continuano a respingere» i tentativi di quelle ucraine di addentrarsi più in profondità nel territorio della Federazione, ha affermato il ministero della Difesa.
Mentre Kiev mantiene il silenzio sull’andamento dell’operazione, i blogger militari russi solitamente critici con i vertici a Mosca, sembrano riconoscere che la situazione è meno drammatica rispetto ai giorni scorsi. Il canale Telegram Rybar, per esempio, afferma che «la linea del fronte si è in qualche modo assestata con l’arrivo dei rinforzi», anche se «è prematuro parlare di una situazione stabile». Ma alcuni media internazionali, tra cui Cnn e Guardian, basandosi su video di blogger russi, riferiscono di un attacco lanciato contro un convoglio delle forze di Mosca che sarebbe stato distrutto nei pressi del villaggio di Oktyabrskoye, circa 8 chilometri a est della città di Rylsk, e a circa 40 chilometri dal confine con l’Ucraina. Una posizione molto più in profondità all’interno della Russia rispetto a qualsiasi combattimento precedentemente confermato. Per questo, mentre alcuni media ipotizzano un’imboscata, altri parlano di un attacco con missili Himars.
Nel video si possono vedere una dozzina di camion sul ciglio della strada, alcuni completamente bruciati, mentre altri sono intatti ma sembrano ancora contenere corpi di personale militare.
Rimane tesa la situazione anche sul versante ucraino della frontiera, nella regione di Sumy. La polizia ha fatto sapere che è in corso l’evacuazione di 20.000 civili da 28 insediamenti per il pericolo rappresentato dai bombardamenti russi, che continuano a martellare l’area nel tentativo di distruggere le riserve di militari ucraini che potrebbero varcare il confine in una seconda ondata a rinforzo dei commilitoni già impegnati in battaglia.
Nella foto le conseguenze del bombardamento russo in un centro commerciale a Kostiantynivka, regione di Donetsk
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