Una turbolenza fortissima e improvvisa ha colpito un volo Londra-Singapore, provocando la morte di un britannico di 73 anni, probabilmente per infarto, e il ferimento di 40 passeggeri, di cui 7 ricoverati in gravi condizioni.
Tutto è accaduto a bordo del volo SQ321 della Singapore Airlines. Dopo 11 ore di viaggio, mentre sorvolava il mare delle Andamane, in Birmania, il velivolo, un Boeing 777, in appena 5 minuti è precipitato nel vuoto, perdendo all’improvviso 2.000 metri di quota. Il pilota è riuscito a recuperare il controllo ma è stato comunque costretto ad un atterraggio di emergenza a Bangkok.
Difficile a caldo stabilire con certezza le cause di questa turbolenza, definita dai vertici della compagnia aerea «improvvisa ed estrema». Tuttavia, secondo diversi esperti citati dalla Bbc, questo tipo di fenomeni sarebbero sempre più frequenti, provocati dagli effetti del cambio climatico. La cronaca degli ultimi tempi pare confermare questa tendenza: nel marzo 2023 una grave turbolenza su un jet privato ha provocato la morte di un ex funzionario della Casa Bianca. Nel luglio dello stesso anno, sette persone sono rimaste ferite su un volo della Hawaiian Airlines per Sydney, in Australia, anche in quel caso per una forte turbolenza. Secondo uno studio del 2022 le turbolenze «in aria limpida» aumenteranno in modo significativo in tutto il mondo nei prossimi decenni.
Intanto, in rete circolano le immagini drammatiche dei momenti di panico vissuti dai 211 passeggeri e dai 18 componenti dell’equipaggio a bordo, decollati dall’aeroporto londinese di Heathrow alle 22.30 di ieri (ora di Londra, le 23.30 italiane).
Pare che il velivolo - riferiscono alcuni testimoni - abbia iniziato a puntare verso l’alto, quindi sono iniziate delle oscillazioni sempre più forti e infine la drastica caduta. «I passeggeri che erano seduti senza cintura di sicurezza allacciata, si sono ritrovati scaraventati lontani dai loro posti», ha raccontato all’agenzia Reuters il 28enne Dzafran Azmir. Altre immagini mostrano cappelliere ammaccate, oggetti vari sparsi sul pavimento e mascherine d’ossigeno d’emergenza pendere sopra i sedili.
Singapore ha inviato subito una squadra di suoi investigatori per indagare meglio sull’accaduto, mentre Boeing, dal suo quartier generale di New York, ha immediatamente espresso le sue condoglianze ai parenti della vittima e la sua vicinanza ai passeggeri rimasti feriti, compresi i 9 componenti dell’equipaggio.
Condoglianze anche dal presidente di Singapore Tharman Shanmugaratnam: «Non abbiamo i dettagli delle persone colpite, ma sappiamo - ha detto in una nota - che tutti stanno facendo del loro meglio per aiutare le persone colpite e collaborando con le autorità di Bangkok, dove l’aereo è atterrato».
Ancora nessuna indicazione sull’identità della vittima e dei feriti. La compagnia aerea ha solo diffuso le nazionalità dei passeggeri, confermando che non c’erano italiani a bordo ma 56 australiani, 47 del Regno Unito, 41 di Singapore, 23 dalla Nuova Zelanda, 16 dalla Malesia, cinque dalle Filippine, quattro dall’Irlanda e dagli Usa, tre dall’India, due dall’Indonesia, dal Myanmar, dalla Spagna, dal Canada, uno dalla Germania, da Israele, dall’Islanda e dalla Corea del Sud.
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