L’Iran ha lanciato un attacco contro Israele con decine di droni e missili, secondo il sito di notizie Axios citato dal Times of Israel, confermate anche dagli Stati Uniti. Si stima che i droni impieghino nove ore per coprire una tale distanza e si prevede che entro l’una di domani (14 aprile) dovrebbero arrivare sull’obiettivo. Non vi è alcuna dichiarazione immediata da parte dell’Iran sull’attacco, ma nei giorni scorsi aveva detto a chiare lettere di voler colpire Israele per l’uccisione di sette membri dell’IRGC, tra cui due generali, a Damasco, in Siria, la settimana scorsa. Il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, dopo aver confermato che «l’attacco iraniano è iniziato con il lancio di dozzine di Uav (droni) verso Israele», ha poi sottolineato che «ci vorranno diverse ore per arrivare in piena attività, ma la difesa non è impenetrabile, quindi è importante obbedire alle direttive del Comando del Fronte Interno», israeliano. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato stasera (13 aprile) che Israele si è preparato alla «possibilità di un attacco diretto da parte dell’Iran» ed è «pronto ad affrontare qualsiasi scenario, sia in termini di difesa che di attacco. Risponderemo a chi ci fa del male». «Apprezziamo la presenza degli Stati Uniti al fianco di Israele, così come il sostegno della Gran Bretagna, della Francia e di molti altri Paesi», ha aggiunto il Primo Ministro in un discorso video, in un momento in cui la minaccia di un’operazione iraniana contro il Paese è considerata imminente. Intanto, l’aereo statale ufficiale israeliano «Ala di Sion» ha preso il volo dalla base aerea di Nevatim, nel sud di Israele, come mostrano i dati dei siti web di monitoraggio dei voli. Secondo il Times of Israel, l’aereo costruito per il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva raccolto polvere dopo essere stato consegnato all’aeronautica israeliana diversi anni fa; non è mai stato utilizzato ufficialmente. Funzionari della difesa hanno valutato che l’Iran probabilmente cercherà di prendere di mira le infrastrutture militari e non i siti civili. Già chiuso lo spazio aereo del Paese per tutta la notte.