Mercoledì 18 Dicembre 2024

L'attacco al cuore di Mosca, sale a 143 il numero dei morti: tra le vittime anche tre bambini

Una combo realizzata con fermo immagine tratti da video pubblicati su X, 22 marzo 2024.Mosca è tornata a vivere i peggiori incubi degli attacchi terroristici ceceni degli anni '90 quando stasera un gruppo di uomini armati, in tenuta mimetica, ha fatto irruzione in una sala da concerti nel nord-ovest della capitale aprendo il fuoco senza pietà sugli spettatori. Secondo alcune testimonianze, gli assalitori avrebbero lanciato anche granate o bottiglie incendiarie e poco dopo l'intero edificio si è trasformato in un rogo. Almeno 40 morti e 100 feriti è il bilancio ancora provvisorio fornito dai servizi di sicurezza interni russi, Fsb. Le autorità hanno aperto un'inchiesta per terrorismo.FERMO IMMAGINE VIDEO X +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++

L’orrore arriva nel cuore della Russia. Il bilancio delle vittime dell’attacco terroristico al Crocus City Hall a Mosca è salito a 143  vittime, ha dichiarato la commessione investigativa russa citata dalla Tass. Almeno 145 rimaste ferite (una sessantina in condizioni gravissime) nell’attentato terroristico in una sala concerti, la Crocus City Hall, alla periferia di Mosca. Ad aver perso la vita anche tre bambini, secondo l'elenco diffuso questa mattina dall'autorità sanitaria locale. Altre 121 persone, tra cui tre bambini, rimangono ricoverate in ospedale. L’attentato è stato seguito da un vasto incendio e i morti potrebbero aumentare. La Commissione investigativa russa che indaga sulla strage al Crocus City Hall di Mosca ha dichiarato su Telegram che il bilancio delle vittime potrebbe salire. «Al momento è stato stabilito che le persone morte sono 93. Il bilancio delle vittime è destinato a salire», si legge nel post È il peggior attacco terroristico in Russia degli ultimi 20 anni. Le forze dell’ordine ancora cercano i terroristi e intanto analizzano prove materiali, le armi e le munizioni abbandonate sul posto, ma anche le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza, messe sono sotto sequestro. Almeno quattro uomini, indosso tute mimetiche e armati fino ai denti, hanno fatto irruzione nella sala dove si sarebbe dovuta esibire una band chiamata Picnic. L’attacco è iniziato contemporaneamente nell’auditorium e nel foyer, dove le persone erano ancora in coda per entrare nella sala. I video hanno registrato immagini agghiaccianti, uomini che sparano a distanza ravvicinata, anche i corpi che giacciono a terra. Il concerto aveva registrato il tutto esaurito e si calcola che ci fossero oltre 6mila persone all’interno del locale quando sono scoppiate le fiamme che hanno poi fatto crollare il tetto dell’edificio. I vigili del fuoco hanno impiegato ore a domare l’incendio nel locale dove si trova anche un centro commerciale ed è situato appena fuori Mosca, nella città di Krasnogorsk. La struttura è molto nota ed è la stessa in cui nel 2013 si svolse il concorso di miss Universo voluto da Donald Trump. Dmitry Medvedev, l’ex presidente russo che ora è vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale, ha lasciato intendere che dietro l’attacco ci sia l’Ucraina - il Paese che la Russia ha invaso due anni fa- e ha giurato vendetta. Kiev ha negato ogni responsabilità ma intanto l’attentato è stato rivendicato dall’Isis, rivendicazione giudicata credibile dagli Usa. Proprio l’amministrazione Biden fa sapere che aveva avvertito i russi del rischio imminente di un attentato: ha ricordato il «dovere di avvertire» e fornire le informazioni di intelligence quando drammatiche. Tra l’altro nei giorni scorsi il Dipartimento di Stato aveva anche diramato un allerta ai suoi concittadini in Russia invitandoli a evitare i luoghi pubblici, «comprese le sale concerto». Tra i 62 feriti, una sessantina sono in condizioni critiche e tra essi anche alcuni bambini. E sui canali russi di Telegram, circola un numero di morti, non verificato, decisamente superiore a quello ammesso dalle autorità. Sergey Sobyanin, sindaco di Mosca, ha cancellato gli eventi che avrebbero dovuto svolgersi questo fine settimana nella capitale russa, che nelle strade è costellata di cartelloni sui cui c’è scritto «Siamo in lutto». Il Paese è sotto shock e ricorda gli attentati degli islamisti ceceni: quello in un teatro a Mosca, nel 2002, che causò oltre 170 morti; e dopo la repressione delle insurrezioni islamiste da parte di Mosca in Cecenia e nel Daghestan, l’attentato kamikaze del 2017 nella metropolitana di San Pietroburgo in cui morirono 15 persone. Vladimir Putin finora non parlato ma è stato tenuto aggiornato sugli eventi minuto per minuto.

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